All'interno della puntata di Supertele di questa sera, in onda su DAZN, è presente un'intervista a Miroslav Klose, ex attaccante della Lazio che ha trattato molti temi compreso il suo passato in biancoceleste e l'andamento della squadra di Sarri. Queste le sue parole: "Mi sento un monumento del calcio mondiale? No, zero. Fare gli assist? Mi piaceva molto farli. Lazio? Difficile da spiegare, quando sono arrivato nel 2011 era fantastico, la prima volta all'estero per me, ma con questo club era un piacere giocare davanti a questi tifosi. Sono rimasti sempre nel mio cuore e ho ancora un bel rapporto con tanti tifosi e giornalisti dall'Italia. Sempre un piacere tornare in questa città. Mi piace tantissimo l'Italia. Mondiale 2014? Devo dire che è stato straordinario, in Germania se giochi 13 anni e 4 mondiali siamo arrivati due volte al terzo posto, una al secondo e poi ho vinto la coppa. E' bellissimo. Se qualcuno nel 2002 mi diceva che avrei vinto un'altra finale mondiale sarebbe stato spettacolare. Italia-Germania del 2006? Ricordo che il mister tolse un bravo attaccante (Lui, ridendo ndr) e poi abbiamo perso. Calcio italiano? Lo seguo tanto, il Napoli ha fatto un buonissimo campionato con Spalletti. Da quando io ho giocato alla Lazio il campionato è migliorato, ora tante squadre giocano in Europa. E' un altro calcio. Cambiata la mentalità ma anche la forza. Prima non era così, quando ero alla Lazio abbiamo fatto sempre tanta fatica. Lazio oggi? Ancora è lì, speriamo che si qualifichino in Champions. Immobile, Milinkovic e tanti altri giocatori sono importanti e si vede la mano del mister. Giocano come un gruppo, quella è la forza della Lazio. Roma in Europa? Il Leverkusen ha perso due giocatori, ma possono fare male alla Roma, perché in caso giocano un bel calcio, offensivo. Sono possibili le rimonte? Si , nel calcio ho visto molte volte le cose che girano. Ricordo che il Liverpool perse con il Barcellona ma in casa vinsero 4-0, ero allo stadio. L'Inter ora gioca in casa, si, ma niente di impossibile. A chi mi ispiro come allenatore? Molti profili, anche questi che si incontrano in Champions. Avevo Pioli alla Lazio, ma anche Simone Inzaghi. Attaccanti che mi piacciono? Osimhen, Giroud e Immobile. Ancora non so quando torno in Italia, non è ufficiale ma penso che la Lazio voglia festeggiare con noi i 10 anno dalla vittoria della Coppa Italia l'ultima partita". 

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