Maledetto calendario ma stavolta la Lega Calcio poteva scegliere meglio. E non è il vittimismo di cui spesso viene accusato il mondo Lazio perché pagheranno ancora loro: i tifosi biancocelesti. Tra Sei Nazioni con l’Italrugby, Internazionali di tennis (l’ultima gara interna giocata contro il Lecce di venerdì sera), ora bastava poco per non programmare Lazio-Cremonese, domenica 28 maggio alle 18. Si poteva anticipare, posticipare ma metterla nello stesso giorno in cui la Capitale è bloccata per la tappa finale del Giro, è un guizzo geniale di cui i laziali (almeno 50.000 considerando la festa per il decennale della Coppa vinta il 26 maggio) avrebbero fatto volentieri a meno. Il Giro parte alle 15.25, da Ostia, oltre molte zone del centro storico e Lungotevere. Sarà un’impresa raggiungere l’Olimpico all’ora giusta, ancora una volta penalizzati i tifosi di calcio con una decisione presa per colpa delle tv. Che danno molti soldi ai club ma si poteva e doveva fare meglio oltretutto in una città dove è impossibile costruire stadi nuovi: basta chiedere informazioni alla Roma. Il Tempo/Luigi Salomone

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