Come riportato da Il Messaggero, Senad Lulic sarà presente all'Olimpico domenica per festeggiare il decennale dalla storica Coppa Italia. «Il giorno prima dissi al massaggiatore Papola: domani ci penso io», rivela Senad in un’intervista nel libro “26 maggio, tutta la storia del derby dei derby” di Fabio Argentini.

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E ancora: «Avrei potuto cambiare numero di maglia e sfottere col 71 per sempre i tifosi della Roma, ma non l’ho fatto per rispetto, anche se loro mi fecero uno striscione nei giorni bui dell’infortunio al dito con scritto “Non c’è ricrescita”. Solo quando tornai in campo a Bologna risposi “Non c’è rivincita”. E in effetti lo dice la storia. Quel gol lo rivedo di continuo. Sul cross di Candreva, ho frenato la corsa e poi è iniziata quella infinita verso la panchina. Era giusto condividere quella gioia con tutti i miei compagni più esperti che mi hanno insegnato tanto, da Scaloni ora ct campione del mondo, a Klose con cui abbiamo un grande rapporto e oggi siamo vicini di casa in Austria».

Riecco nella capitale anche il pescatore di gol, Miro Klose: «Io ero famoso per i gol nei derby, ma in quello fu decisiva l’unione creatasi nel ritiro di Norcia. Io trasmisi a tutti la mia esperienza nelle finali, eravamo certi di vincere e alzare quella Coppa. Presi Lulic sulle spalle e lo portai in giro per tutto l’Olimpico perché quel giorno era lui il re di Roma. Aver reso felici i tifosi biancocelesti rimane una delle più grandi gioie della mia carriera».

La Repubblica | La profezia di Lulic: “Non ti preoccupare. Domani ci penso io”
Il Messaggero | Lazio, domenica di festa e di saluti