Al termine di Lazio-Cremonese, che ha compreso anche la festa per i 10 anni dal 26 maggio, l’ex attaccante biancoceleste Miroslav Klose è intervenuto in zona mista. Queste le sue parole: “Una serata spettacolare devo dire, perché fare questo giro prima della partita con i nostri tifosi… Non riesco a spiegare queste cose. Emozionante.

Ha lasciato tanto dentro la mia testa, perché io questi cinque anni che ho fatto alla Lazio con questi giocatori nello spogliatoio e fuori dal campo con i tifosi. È stato bellissimo, la prima stagione fuori dalla Germania, cinque anni che non si possono dimenticare.

Ho già detto diverse cose sulla Lazio in tv, perché Radu ancora non ha trovato lavoro. Smette oggi ma la testa non si può riposare, deve continuare a lavorare. Sono 15 anni, non si può dire di più. Anni spettacolari alla Lazio.

Se comprano altri giocatori è pronta per la Champions, è forte e con carattere per giocarla.

Chi non conosce la Lazio? Deve vedere la partita di oggi, emozioni che non si possono spengiate ma vanno vissute. La Lazio è la Lazio.

Tornare alla Lazio da allenatore? Ci penso, si. In queste squadre dove ho giocato è normale che sogno tornare come allenatore. Ho imparato in 5 anni e ho fatto la prima stagione. Ora voglio trovare una nuova squadra e allenare. Non si sa mai se un giorno sarò qua.

Quello che ho detto alla fine è che per me è importante non dire bugie e che mi hanno proposto un contratto. Non è vero. Io volevo andare via, ma non ho mai ricevuto un’offerta della Lazio, ma è passato del tempo e non voglio parlare di queste cose. Penso solo che mi mancava tornare qui e vedere la partita, però ho visto che alcuni giocatori non sono andati bene. Io penso che questa società deve cambiare un po’ e pensare di fare cose come quella di oggi. Perché giocatori che sono andati via come Lulic e Mauri, sono leggende. Non si può dire come a Lulic che non c’è più contratto e che bisogna trovare qualcos’altro. La Champions la giocherà la prossima stagione, ma è importante che si imparino queste cose, dietro il giocatore c’è l’uomo è una famiglia. Se la Lazio vuole essere una famiglia la società deve fare queste cose, perché una serata come questa è importante.

Un nome alla Lazio da consigliare ? Non lo faccio mai, ho dei nomi in testa ma se lo faccio gira in tutto il mondo. La società deve cercarlo, c’è un grande attaccante come Immobile ma è ovvio che in Champions ne serve almeno un altro”.

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