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Esclusiva

ESCLUSIVA | Lady Acerbi racconta: “Il calcio è la sua vita, quando gioca ha tanti riti”

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E’ intervenuta in esclusiva ai microfoni di Laziopress.itClaudia Scarpari, la compagna di Francesco Acerbi. Gli abbiamo chiesto un po di segreti sul Leone biancoceleste, in questo momento assente per infortunio, che lo terrà fuori dal campo per un pò di tempo, e ci ha confidato alcuni retroscena su di lui. Papà presente e innamorato del calcio,  ecco le sue parole.

Vorrei subito chiederti, tu e Ace, come vi siete conosciuti? E soprattutto è stato lui a fare il primo passo.?
“Ci siamo conosciuti al mare e si è stato lui a fare il primo passo ovviamente”.

Da quando vi siete conosciuti, come testimoniano i social, non vi siete più staccati, ma com’è il Leone nel quotidiano.?
“È un papà e compagno presente, ma il calcio è la sua vita, la sua priorità e io di questo ne sono consapevole”.

Durante una giornata normale, ovvero senza partita, Francesco com’è? Guarda sempre le partite o preferisce magari le serie tv.?
“Francesco ha bisogno dei propri spazi, ama la tranquillità, la casa e il silenzio ma soprattutto il divano e netflix. Però si, nel tempo libero gli piace anche guardare le partite”. 

Quando invece la Lazio gioca, ha qualche rito in particolare prima di iniziare la partita.?
“Si ne ha circa 120, ride (ndr)”.

Sappiamo che da poco è nata la vostra Vittoria più bella, che papà è lui.?
“È un papà bravissimo. Ama la sua piccola e ora che Victory inizia a fare i sorrisoni lui si scioglie. Si dedica molto a lei: le cambia il pannolino, le da il biberon, le parla di tutto insomma non posso lamentarmi, lui è il top”.

Potresti raccontarci un aneddoto in particolare su di lui.?
“È difficile, passa dall’imprecare appena sveglio per un brutto sogno, al tornare a casa con un mazzo di rose senza che io abbia capito il perché ne dell’uno ne dell’altro”.

Per ultimo ti chiediamo, quando la Lazio gioca, preferisci assistere allo stadio o vedere la partita da casa.?
“Preferisco ovviamente lo stadio”.

  


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ESCLUSIVA | Manfredonia: “Sarri sta facendo un ottimo lavoro con una rosa non di primissimo piano. Derby? Giocarlo un grande sogno per un ragazzo di Roma”

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Una partita che non ha bisogno di presentazioni, una gara che “ferma” l’intera città di Roma. Questo è Lazio-Roma, il Derby della Capitale. Alle 18:00 è in programma, allo Stadio Olimpico di Roma, il fischio d’inizio, tra due squadre reduci da differenti stati d’animo dopo i risultati dello scorso giovedì in Europa. In vista della stracittadina, valida per la 27° giornata di Serie A ed importante in chiave corsa ad un posto in Champions League, la redazione di LazioPress.it ha intervista, in esclusiva, un doppio ex che ha vestito entrambe le maglie nella sua carriera: Lionello Manfredonia. Cresciuto nelle giovanili biancocelesti, trascorre ben otto stagioni con la maglia della Prima Squadra. Prima di approdare poi in giallorosso per tre anni, Manfredonia indossa per due stagioni la maglia della Juventus, conquistando anche lo Scudetto nella stagione ‘85/’86.

 

La Lazio alterna grandi vittorie e prestazioni, come quella di Napoli, o contro Milan ed Atalanta, a partite sottotono dove lascia per strada punti preziosi. Qual è il suo pensiero sul lavoro svolto da Sarri fin qui?

“Sarri sicuramente sta facendo un ottimo lavoro pur avendo una rosa non di primissimo piano. Romagnoli sembra un giocatore pienamente recuperato dopo le opache stagioni al Milan, Patric un giocatore che sta migliorando di partita in partita”.

Anche la Roma, nei risultati, ha degli alti e bassi. In termini di gioco invece, quali differenze ci sono tra la squadra di Mourinho e quella di Sarri? Chi tra questi due grandi allenatori vede avanti nel proprio percorso?

“Anche la Roma ha una rosa ristretta, ma quando ci sono tutti può fare grandi partite, come contro il Salisburgo in Europa o la Juventus in campionato”.

Da doppio ex di Lazio e Roma, com’è vivere l’attesa, la settimana del Derby della Capitale da calciatore? Che sensazioni, emozioni ha provato?

“Per un calciatore che nasce nel vivaio di Lazio o Roma l’impatto emotivo alla stracittadina è diverso da chi viene da fuori. Se le cose vanno male, il tifoso lascia perdere gli “stranieri” e critica i giocatori locali. Per me è stato più semplice disputare il derby di Torino, molto meno coinvolgente. Ma comunque rimane un grande sogno per un ragazzo di Roma poterlo disputare”.

Tra Lazio e Roma ci sono solo due punti di differenza e, insieme ad Inter, Milan ed Atalanta, sono in piena lotta per un posto nella prossima Champions League. Tre posti per cinque squadre, quante possibilità hanno i biancocelesti di qualificarsi? Che lotta vede per queste 12 giornate che rimangono?

“È un campionato strano, svoltosi in due fasi, prima e dopo il Mondiale. Anche le piccole squadre tolgono punti alle grandi, solo il Napoli è al di sopra di tutti. Parecchi infortuni poi hanno condizionato le squadre, vedi Immobile nella Lazio o Dybala nella Roma. Entrambe possono rientrare nelle prime quattro”.

 


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