Intervenuto ai microfoni de Il Messaggero il tecnico del secondo scudetto laziale Sven Goran Eriksson ha analizzato la stagione biancoceleste con il nuovo tecnico alla guida: “Se ho dato una sbirciata alla Lazio davanti alla tv? Devo dire la verità, la vedevo sempre quando c’era Simone. Ora mi incuriosisce, ho sentito molto parlare di Sarri ma mi aspettavo un altro gioco. Magari deve ancora carburare, ma ho grossi dubbi sul 4-3-3. Ti puoi permettere di andare avanti con un modulo, se hai i calciatori adatti e a disposizione. Alla fine si parla sempre di tattica, ma contano i giocatori e bisogna farli giocare nella loro posizione più congeniale. Magari puoi adattarli in un ruolo per una partita, ma non sempre. Nel calcio bisogna seguire la logica e non ha senso schierare un elemento in una posizione in cui non riesce a esprimersi al 100%. Peggio ancora rinunciare a un talento. Se hai David Beckham, lo fai giocare esterno destro a prescindere da quale sia il tuo credo o il tuo schieramento preferito. Se hai Ibrahimovic in squadra, non puoi servirlo come Immobile nello spazio o in profondità, ma devi passargli la palla addosso. E, quando possi-bile, devi crossare al centro per sfruttare le sue capacità nel gioco aereo. Un allenatore deve cercare sempre di esaltare le qualità individuali di un gioiello che ha in mano. Piuttosto bisogna rinunciare alle proprie idee e far evolvere il proprio pensiero”.

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