In un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport, la reazione di Igli Tare alle parole di Lulic. Il dirigente biancoceleste ha dichiarato che si è sentito ferito e ha raccontato cosa successe poco prima dell'addio del giocatore: "Nel penultimo anno di Simone alla Lazio, il contratto di Senad è scaduto. Lui ha già trasferito la famiglia in Svizzera, è lì che vuole vivere. Prendiamo un caffè, lo informo che la società è pronta a offrirgli un altro anno. Simone ha uno splendido rapporto con lui, è il suo capitano, un riferimento costante. Purtroppo in quella stagione gioca pochissimo, l'infortunio di cui parla è più serio del previsto, in pratica l'attività sportiva risulta ridottissima. Ci avviamo verso la conclusione naturale del rapporto. Dopo la partita col Sassuolo, penultima di campionato, lo sento al telefono". Con l'arrivo di Sarri il progetto della Lazio cambia: "Il 30 giugno, sempre al telefono, spiego a Senad che la società ha intenzione di avviare un percorso di ringiovanimento, la nostra è la squadra più vecchia della serie A, e nel suo ruolo c'è intenzione di prendere uno più giovane di otto anni (Hysaj, nda). Quando nell'intervista lui fa riferimento a Pedro, commette un errore di valutazione: altro ruolo, altre esigenze tecniche. Tuttavia gli anticipo che non appena riapriamo gli stadi la società organizzerà una cerimonia all'Olimpico per salutarlo degnamente davanti alla sua gente. Lui è nella storia della Lazio e lo sarà per sempre".

In conclusione, il dirigente biancoceleste rinnova l'invito a Lulic: "Quando Senad vorrà, quando per lui sarà il momento, la società si metterà a disposizione. Il rancore non può sporcare la storia laziale".

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