Il presidente della Lazio Claudio Lotito è intervenuto a Rai Radio 1, nel programma "Un giorno da pecora" commentando anche quanto accaduto ieri nel derby della capitale. Queste le sue parole: "Conforto ai romanisti? Non serve, i risultati li detta il campo. Quando ci sono determinate situazioni bisogna farsene una ragione. Il conforto si fa a coloro che hanno perso una persona cara. Io tifoso della Roma? Totalmente falsa, l'hanno inventata per screditarmi. Io sono laziale da quando avevo 5 anni, prima era impossibile. Come ho festeggiato? Come gli altri momenti, senza troppa enfasi. L'importante è la determinazione sul campo, e la risposta migliore è stata l'atteggiamento dei giocatori e dei tifosi che hanno sostenuto la squadra. Ho evitato di bere, sono a dieta. Io sono contento dell'atteggiamento della squadra e dello staff, il calcio non è solo a fine sportivo, ma molto di più. Dobbiamo essere portatori di aspetti valoriali alla base del mondo civile. L'importante è il merito, dobbiamo vincere meritandolo. Cosa è successo con Mourinho? Nella vita ognuno ha i propri comportamenti, io sono per il rispetto e non ho detto parole. Quando ho visto paranoie e un parapiglia, ero lì. Poi un giocatore della Roma era completamente nudo nel corridoio. Io a un certo punto ho visto un battibecco con un mio giocatore che se ne stava andando già vestito e mi sono fermato per capire. Ho visto Mourinho che mi ha detto 'Tu che guardi?'. A quel punto hi detto che sono il presidente della Lazio. La partita finisce al 90esimo, poi dopo si può essere avversari e mai nemici. Finita la partita, basta. Lo sport dice questo. Al tempo delle olimpiadi si fermavano le guerre, lo sport era al centro di tutto. Io non sono intervenuto ma fermati per capire cosa succedeva in una situazione non normale e mi hanno detto quello che mi hanno detto. Se mi aveva riconosciuto è ancora più grave, poi ognuno raccoglie quello che semina. Un giocatore della Lazio se ne stava andando, della Lazio, ed era vestito. Quello della Roma era nudo. Nessuna mano a Mourinho perché non abbiamo litigato. Si tratta di un problema di ruoli, se uno non li rispetta sta violando le regole. In più la Roma era ospite. Mourinho alla Lazio? Nella vita si dice mai dire mai, ma i caratteri mi sembra che non siano confacenti. Scudetto? Non mettiamo avanti cose a cui nessuno aspira. Noi abbiamo un giudice che è il campo, abbiamo vinto con squadre sulla carta più forti e perso con squadre più deboli. Noi non viviamo solo per il risultato ma per dare un cambiamento in cui bisogna vincere con merito e accettare la sconfitta lì dove si perde. Noi polemica non l'abbiamo mai fatta. Espulsi negli spogliatoi? Che io sappia no".  

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