Sorride largo oggi Maurizio Sarri, dopo aver vinto il primo derby romano della sua vita. L'ha giocato e vinto come avrebbe (e ha) fatto il suo predecessore Inzaghi, rispettando le caratteristiche della squadra, investendo sull'alta qualità del centrocampo e azionando il contropiede di Immobile. Quando Ciro non segna, assiste; quando non segna né assiste, sbaglia per troppo lavoro e dopo aver comunque messo in apprensione la difesa avversaria. E' stato un derby pieno di emozioni forti, ritmi e frenesie da Premier, ma anche di polemiche arbitrali. Un derby distante dal "non facciamoci del male", che la Lazio ha meritato di vincere, ma che la Roma avrebbe meritato di pareggiare. La reazione dei giallorossi è stata ritardata e inefficace, ma nella ripresa ha cercato con più convinzione il pari, favorita dall'accentramento e crescita di Zaniolo. La Lazio, però, ha trovato il terzo gol al momento giusto. Alla Roma si è sentita l'assenza di Pellegrini, i biancocelesti sono stati più definiti e risolti, specie quando tengono il campo con malizia e coraggio. Lo riporta il Corriere dello Sport.

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FORMELLO | Giorno di riposo concesso da mister Sarri, domani la ripresa degli allenamenti