"Parlando con i giocatori, uno di loro ha preso la parola e mi ha detto ‘Sono qui da 6 anni e facciamo sempre così, abbiamo un periodo positivo e poi cadiamo in questo tipo di partite" sono parole che hanno scosso e non poco diversi dubbi inerenti alla mentalità della Lazio, non quella attuale bensì quella da qualche anno, pronunciate dall'allenatore biancoceleste Maurizio Sarri nel post-partita della partita contro il Bologna ai microfoni di DAZN. Ha poi fatto capire che il problema va ritrovato, probabilmente, nella mentalità, scongiurando il "problema ambiente" nelle lodi verso la tifoseria laziale presente al Dall'Ara. Ed il saluto dei giocatori della Lazio a fine partita, nonostante il risultato, è la dimostrazione che in realtà l'ambiente c'è, il pubblico è presente e sostiene la squadra.

E allora il motivo di queste cadute è veramente mentalità? Il problema della Lazio, in effetti, non è nuovo. La stagione 19-20, quella fermata dal lockdown in cui la Lazio stava dicendo la sua in Serie A ed ambiva al titolo è stata forse l'unica stagione in cui sii è rasentata una continuità che, nella sua sicurezza, aveva fatto gioire più e più volte il popolo laziale. Ma sia negli anni precedenti che in quello successivo è, però, successo ciò che abbiamo visto a Bologna domenica. Partendo proprio dall'ultima stagione citata, quella 20-21, dove ad esempio ad un grande successo in Champions League per 3-1 contro il Lione, in una gara giocata ad altissimo livello dai biancocelesti, è seguita una delle partite più brutte della stagione: l'1-3 in casa contro l'Udinese. Oppure qualche mese dopo, dove ad un periodo molto positivo della Lazio, condito anche dalla vittoria nel derby per 3-0, è seguito un periodo di sconfitte pesanti, come quelle contro Inter, Bologna e Juventus in trasferta.

Ma un andazzo simile la Lazio lo ha avuto anche due stagioni prima, dove sempre ad un periodo buono della Lazio, che era anche tornata a sperare nella qualificazione in Champions League, sfuggita l'anno precedente, sono seguite diverse sconfitte come quella casalinga contro il Chievo già retrocesso. Oppure l'anno prima ancora, il cui calo stagionale ha fatto uscire la Lazio dall'Europa League contro il Salisburgo e fatto gradualmente sfumare la Champions. Il problema, la cui natura è ancora dubbia, è comunque un problema probabilmente radicato nella Lazio, ed il contributo di Sarri, ora, deve andare in questa direzione... perché lui ne è capace e lo ha già dimostrato.

 
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