Punito solo Luiz Felipe. Nessuna comprensione, il giudice sportivo ha squalificato il difensore per una giornata, salterà Verona. Il brasiliano paga caro il gesto spontaneo e ingenuo di saltare sulle spalle dell'amico Correa alla fine della turbolenta sfida con l'Inter. Un atteggiamento che ha indispettito l'argentino, creando, secondo il giudice Mastrandrea, ancora più tensione perché, si legge nelle motivazioni, "ha generato un parapiglia tra i calciatori delle due squadre". La Lazio non farà ricorso, anche se, per quanto accaduto in campo e soprattutto negli spogliatoi tra Lautaro Martinez e Handanovic con Sarri, e non solo, si aspettava decisioni altrettanto severe pure nei confronti di qualche interista. L'unico colpito solo con un'ammenda di 10.000 euro è Kolarov, un panchinaro, perché durante la partita ha rivolto ai tifosi della Lazio «un gesto provocatorio e volgare». La stop di Luiz Felipe si riflette sul campo e sulla difesa, anche perché a Verona non ci sarà nemmeno Acerbi, pure lui fermato per squalifica. Per Sarri questa è la prima vera emergenza stagionale. Il tecnico ha gli uomini contati, sarà costretto a correre ai ripari, confermando Patric in mezzo, autore di una buona prestazione con l'Inter, dando una possibilità a Radu. Che non ha ancora mai giocato quest'anno e la sua presenza non è così scontata. L'allenatore potrebbe anche inventarsi Hysaj centrale, spostando Marusic a sinistra, o viceversa. Si vedrà. Col Marsiglia, toccherà ad Acerbi che, probabilmente farà coppia con Luiz Felipe. Per il difensore azzurro, la sfida in Europa League, sarà un'occasione per fare una buona gara e ribadire le gerarchie nel reparto difensivo. Patric sta scalando posizioni e ha la fiducia dello staff tecnico. Il Messaggero\Daniele Magliocchetti

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