Una vittoria e pareggio. Lotito e i medici Pulcini e Rodia escono benissimo da una vicenda incredibile che li ha visti sfortunati protagonisti del caso tamponi mentre Luiz Felipe viene squalificato un turno dopo l’«abbraccio» a Correa nella finale della partita di sabato contro l’Inter. E quest’ultima, seppure attesa è una notizia che non può fare sorridere anche perché nel referto dell’arbitro Irrati manca clamorosamente la reazione del Tucu piuttosto che tutti gli episodi discutibili che avevano visto i giocatori di Inzaghi sull’orlo di una crisi di nervi in campo e nel sottopassaggio che conduce negli spogliatoi. Tant’è, inutile ripercorrere le presunte violazioni del club avvenute nell’autunno scorso, meglio concentrarsi sulla sentenza della Corte Federale d’Appello a Sezioni Unite presieduta da Marco Lipari: era stata chiamata dal Collegio di Garanzia del Coni ad effettuare una nuova valutazione della misura della sanzione e ha accolto i reclami proposti dal presidente, dai medici Pulcini e Rodia. Alla fine  2 mesi di inibizione per Lotito e 5 mesi per Pulcini e Rodia, società biancoceleste è stata sanzionata con 50mila euro di ammenda. Questo nonostante le richieste della Federcalcio fossero state ben diverse, guarda caso di dieci mesi, che sommati ai due precedenti, avrebbero portato alla decadenza di Lotito dalla carica di consigliere federale. È andata male, la corte non se l’è sentita di ignorare la richiesta del Collegio di Garanzia, la cassazione della giustizia sportiva e ha di fatto decretato la vittoria di Lotito che rimane nel pieno esercizio della sue funzioni in Figc così come Rodia potrà tornare in campo a seguire i suoi giocatori. La Procura si è riservata di fare un nuovo ricorso («C’è perplessità sull’irrogazione di sanzioni incongrue e prive di afflittività a fronte di violazioni gravi dei protocolli anti-Covid»), mentre la Lazio, attraverso l’avvocato Vaccarella ha replicato: «Respinte le richieste assurde alla Procura, che non avevano ragione d’essere». Non si possono escludere cause civili per danni visto che Lotito, Pulcini e Rodia hanno scontato quasi otto mesi per reati mai commessi. Le tensioni restano tra le due parti perché a Lotito non è andata giù l’ultima esclusione dal consiglio federale con tanto di lettera di diffida: la battaglia a carte bollate prosegue anche perché lo stesso Gravina durante la trasmissione Tiki Taka si è lasciato scappare una battuta che getta ombre evidenti sulla figura del presidente biancoceleste: «Comprerei mai un’auto da Lotito? Sì, ma la farei controllare molto bene, questo sicuramente». Come a far capire che Lotito sia un personaggio che ti può rifilare una fregatura in ogni momento. Appuntamento alla prossima puntata, c’è da esserne certi. Il Tempo/Luigi Salomone

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
Leggo | Alla fine sul caso tamponi ha vinto Claudio Lotito