All'indomani della vittoria della Lazio contro la Fiorentina e a due giorni dalla sfida di Bergamo contro l'Atalanta il triplo ex Luciano Zauri, che ha vissuto una stagione in prestito a Firenze e svariati anni a Bergamo prima e a Roma dopo, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Laziopress.it per commentare l'attuale momento dei biancocelesti.

Come hai visto la Lazio ieri sera? A che punto è?

Ieri sera un'ottima risposta dopo una brutta prestazione a Verona. Ha preso i tre punti e ha offerto anche una prestazione di carattere. Un ottimo segnale.

Battere una squadra come la Fiorentina può agevolare questo salto di qualità da parte dei biancocelesti?

La Lazio purtroppo ha alternato prestazioni buone ad altre meno buone. La partite di ieri non ha risolto utti i problemi, ma vincere una gara contro una Fiorentina in palla dà fiducia per risalire la classifica.

Sabato ad attendere la Lazio c'è l'Atalanta. Che partita ti aspetti?

Negli ultimi anni hanno regalato tantissimi gol queste due squadre. Si affrontano a viso aperto, l'Atalanta la conosciamo, spartito ben consolidato. La Lazio avrà l'ennesimo banco di prova, l'Atalanta è uno scoglio duro da superare, ma se la Lazio vuole ripartire deve superare anche queste partite.

Vediamo un'Atalanta con meno gol ma più solida e concreta degli altri anni. Secondo te è un passo in avanti o è calata a livello di prestazioni?

L'Atalanta sta rispecchiando le stagioni scorse, è in alto in classifica. I gol li ha fatti anche ieri. E' in linea con le stagioni scorse, vuole rimanere ad alti livelli.

Da Inzaghi a Sarri la Lazio sta dando continuità al progetto o hanno cambiato via?

Hanno cambiato totalmente, difficilmente migliorabile era la Lazio con Inzaghi. Ma ormai non navigava in ottime acque, Simone ha creato un percorso arrivando in Champions. Forse sia Inzaghi che la Lazio avevano capito che era arrivato il momento già da tempo. Prendendo Sarri si cambia completamente squadra, ci vuole del tempo soprattutto per la continuità.

E Inzaghi all'Inter?

E' sempre un maestro, intenditore di calcio che sa quello che vuole. Ovviamente dovrà cercare anche di conoscere meglio i ragazzi. Sta facendo un ottimo lavoro, ha cambiato qualcosa ma non molto, ma l'Inter funziona e la classifica lo dimostra. 

Atalanta e Lazio sono state le tue due esperienze più longeve. Che ricordo porti?

Assolutamente, l'Atalanta mi ha permesso di arrivare al grande calcio. A Bergamo ho fatto 13 anni, un percorso incredibile per me e per i miei genitori che vivono ancora lì. La Lazio mi ha consacrato nel calcio importante. Sono due città che mi hanno accolto bene e le porto sempre nel cuore. 

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