Sabato alle 15.00 la Lazio affronterà in trasferta l'Atalanta al Gewiss Stadium, per provare a trovare la tanto ricercata continuità, dopo la vittoria casalinga ottenuta mercoledì contro la Fiorentina. Per analizzare la sfida tra Atalanta e Lazio, la redazione di LazioPress.it ha contattato in esclusiva Davide Bombardini, ex centrocampista della squadra bergamasca.

Lazio-Fiorentina, le due filosofie di Sarri e Italiano a confronto: che partita ha visto?

"Sarri lo conosciamo bene, Italiano lo stiamo conoscendo da un anno a questa parte: farà bene a Firenze. E' stata una partita tra due squadre che cercano gioco, che attraverso questo vogliono arrivare al risultato, e questo è positivo: l'ha spuntata la Lazio, che ha una rosa diversa".

Che idea si è fatto del lavoro di Sarri fino ad oggi?

"Ancora siamo davanti a un cantiere: non è riuscito ancora ad esprimere ciò che vorrebbe con la Lazio, gli manca continuità di risultati, va aspettato. Non si può pretendere di avere nel giro di tre o quattro settimane di avere gioco e squadra come vuole lui, siamo al sessanta per cento: alla Juventus per esempio non è stato aspettato".

Gli avrebbe continuato a dare fiducia alla Juventus?

"Vedo che alla Juventus non è l'allenatore il problema, dato che ha cambiato Sarri, poi Pirlo e ora Allegri: col senno a Sarri avrei dato fiducia. Sono andati in confusione alla Juve, è stato cambiato Allegri che aveva vinto tanto, poi Sarri, poi Pirlo e poi di nuovo Allegri: è stato un giro strano senza troppi risultati, avrei tenuto Sarri, anche se chi vive la squadra giorno dopo giorno avrà avuto le motivazioni giuste per fare questi cambi".

Sarri ha definito Cataldi importante per la Lazio e per il calcio italiani: potrebbe rientrare in futuro nel discorso Nazionale?

"Può essere, la Nazionale è aperta a tutti. La carriera di un giocatore è fatta anche di questo, ci sono calciatori che con un allenatore che non ha fiducia rendono di meno: ha trovato con Sarri la fiducia, la Nazionale non gli sarà preclusa se farà bene".

A Luis Alberto e Immobile si chiede un lavoro diverso rispetto agli anni scorso

"Sono due giocatori di qualità, Immobile nel gol e Luis Alberto nelle giocate: due giocatori che non si devono precludere niente. Con Sarri possono trovare dei benefici: per Immobile vuol dire fare trenta trentacinque gol anzi che venticinque. Sono due giocatori con tanta qualità, al di là dell'allenatore, lo faranno sempre vedere".

Cosa ha detto questo inizio di stagione dell'Atalanta?

"La solita Atalanta che ci ha abituato bene, è una squadra pericolosa, che può fare risultato contro qualsiasi squadra. E' partita forse con meno continuità di quella che si aspettava Gasperini, però spesso è partita in maniera normale per poi cambiare marcia nelle ultime quindici gare circa. Può vincere contro chiunque, non è da scudetto ma può dare fastidio: ha qualità, è una squadra fisica e di corsa".

Cosa è mancato contro il Manchester United?

"L'esperienza in certe partite conta molto: quando vinci 0-2 in un campo così, e continui a giocare così senza magari tirare un attimo il freno a mano, quella mi sembra un po' mancanza di esperienza. In casa del Manchester puoi aspettarti un ribaltamento del genere, però in quelle condizioni almeno un punto andava portato a casa. Anche questi sono insegnamenti che ti aiutano a non ripetere errori così".

Venendo a sabato, che gara si aspetta?

"Sono due squadre che non fanno calcoli aspettando l'avversario, sono due allenatori abituati al gioco e all'attaccare senza fare troppi calcoli. Verrà fuori una partita aperta e con molti gol, posso immaginarmi un 3-3 o un 2-2. Ciò che posso pronosticare è una gara aperta da entrambe le parti, vorrei sempre vedere una partita così".

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