“Meu amigo Conceicao”, sono soliti cantare i tifosi della Lazio all’ex centrocampista biancoceleste, attuale allenatore del Porto. La squadra che il 17 febbraio (l’andata in Portogallo) e il 24 (a Roma) contenderà alla Lazio il pass per gli ottavi di finale d’Europa League. All’apparenza meno d’impatto di Barcellona o Dortmund, il Porto era una delle peggiori avversarie che la Lazio potesse incrociare nell’urna di Nyon. Per informazioni chiedere al Milan, che non è riuscita a batterla nel doppio confronto nel girone di Champions: sconfitta per 1-0 in trasferta e 1-1 a San Siro. Un gruppo di ferro, con Liverpool e Atletico Madrid, che il Porto ha onorato, arrivandosi a giocare la qualificazione fino all’ultima giornata.

Un osso duro, insomma. Del resto, per questa Lazio risulta essere troppo forte il Sassuolo, con tutto il rispetto per i neroverdi, che domenica hanno dominato e vinto (meritatamente). Ecco perché la maggior parte dei tifosi biancocelesti non ha accolto positivamente l’accoppiamento con il Porto.“D’accordo, siamo già fuori”, “era quasi meglio in Barcellona”, “non presentiamoci, facciamo più bella figura”, il tenore dei commenti sui social. Dove è forte e aumenta ancora di più il rimpianto per non aver battuto giovedì il Galatasaray, già agli ottavi di finale.

Un pensiero molti l’hanno dedicato anche a Immobile, che in sette giorni dovrà affrontare due volte Pepe, un difensore non troppo delicato. E, se tutto dovesse andare come spera un Paese intero, Ciro si ritroverà contro il 38enne ex Real anche un mese più tardi, il 29 marzo, quando Portogallo e Italia potrebbero incontrarsi per giocarsi l’accesso ai mondiali in Qatar. TuttoMercatoWeb/Riccardo Caponetti

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