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Convocazione Luiz Felipe, Legrottaglie: “Lui e Joao Pedro non sono italiani, lo fanno solo per il Mondiale”
È di ieri la notizia della convocazione conquistata dal difensore biancoceleste Luiz Felipe, che porta dunque dimostrare il proprio valore a Roberto Mancini durante lo stage di Coverciano. Oltre a lui anche Joao Pedro, che sperava in una possibile chiamata da parte del ct azzurro. In merito alle convocazioni questi due giocatori, l’ex difensore della Juventus Nicola Legrottaglie si è espresso con dissenso, dicendosi stupito dalla scelta fatta da Mancini.
Queste le sue parole riporta da Il Messaggero:
“Non sono proprio italiani, non sposano nessuna causa nazionale: lo fanno solo perché c’è il MondialeSono bravissimi ragazzi ma su questo argomento sono in disaccordo con le scelte di Mancini. Ma non per i giocatori, per il concetto e per il principio. Andiamo a prendere giocatori che non sono italiani, che non sono nati in Italia ma in Brasile. Stanno facendo questo solo per una questione di interesse politico. Anche il calciatore stesso farebbe il Mondiale per il suo interesse e non sposando la causa nazionale.”
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TMW | Lazio, Luis Alberto è il vero regista. Dopo il derby, la ‘vendetta’. E nel futuro…
Le azioni passano tutte dai suoi piedi. Palla al dieci, grazie. Luis Alberto è diventato il vero regista della Lazio di Sarri, che dal rientro dopo il Mondiale non è più riuscito a farne a meno. Assente solo a Lecce, alla prima del 2023, per un infortunio al ginocchio, poi in campionato non ha saltato una partita. Da riserva di lusso a insostituibile. La sua crescita l’abbiamo raccontata già, ma ciò che stupisce – ed è apparso emblematico nel derby – è come abbia cambiato stile di gioco in fase di possesso. Più di Cataldi, è lui che inizia l’azione e dà i tempi di gioco. Contro la Roma, in dieci per l’espulsione di Ibanez e schiacciata per un’ora nella propria area, Luis Alberto gestiva il possesso, decidendo quando accelerare e tentando, in un paio di occasioni, di calciare da fuori. Geniale in campo e sorprendente fuori. Nessuno infatti, una volta davanti le telecamere, si aspettava che Luis Alberto rispondesse alle provocazioni della vigilia. Invece ha scartato anche la diplomazia: “Quando parli tanto prima e poi perdi, devi stare zitto. Hanno provocato come sempre”. Cosa succederà in futuro? Ha un contratto fino al 2025 e Sarri, in questa versione, non vuole privarsene. Ma la sua volontà di tornare in Spagna è nota, non l’ha mai nascosta: se chiamerà il Siviglia – o qualche altro club a lui congeniale – magari deciderà di rientrare a casa, altrimenti rimarrà a Formello. TuttoMercatoWeb/Riccardo Caponetti
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