In diretta a "1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto il giornalista Rai Gianni Bezzi, che ha commentato le scelte fatte dal CT Mancini in orbita nazionale e sulle convocazioni di Balotelli, Joao Pedro e Luiz Felipe. Sulla convocazione di Balotelli "E' l'argomento di queste ore, so per certo che in questi ultimi tre anni mentre era fuori Mancini non lo ha mai dimenticato e tenuto nel cassetto, senza chiudergli le porte della Nazionale. So per certo che è un allenatore per vedere una Nazionale secondo il suo progetto avrebbe bisogno di un attaccante come lui, fisico e che crea reparto da solo in area di rigore. Non si può discutere Ciro Immobile che è un attaccante straordinario dimostrandolo nella sua carriera. Però non riesce ad esprimersi e fa fatica fuori dalla Serie A. Non è una soluzione sicura, ma Mancini ci prova per vedere come va. Montella lo ha chiamato in Turchia, sono quarti, nelle ultime partite ha segnato un gol ogni due partite. Montella gli ha detto che sta bene, vedendolo in campo tutti i giorni ed il nostro CT ha dei contatti diretti con tutti i suoi colleghi di club. Mancini è preoccupato in vista dello spareggio contro Portogallo o Turchia (la finale, dopo la eventuale vittoria contro la Macedonia del Nord, ndr.). Non so quali possono essere le altre soluzioni, al primo posto ovviamente c'è Ciro Immobile ma alla Nazionale manca anche Chiesa. Magari in questo contesto può essere inserito Zaniolo della Roma, ma ci vuole tempo per raggiungere la migliore condizione dopo due infortuni gravi". "Mario rispetto a lui ha una maggiore potenza. Nel modo in cui sa stare in campo ed in area ci possono essere delle affinità. Il limite di Balotelli è stato mentale, nonostante sia stato inseguito dai club più importante. Mancini vinse uno scudetto con l'Inter nel 2008 con lui, poi la Premier con il Manchester City, quindi lo considera un po' un porta fortuna. Un altro nome di grande prospettiva è Lorenzo Lucca, un altro giocatore di 2,04 che si allinea bene agli altri attaccanti". Sulla convocazione di Joao Pedro e Luiz Felipe Ramos "Il primo è di grandissime garanzie, perché ha esperienza ed è stato sempre un valore aggiunto nel Cagliari: è un 10 vero e ti fa la differenza, è una scelta giusta. Luiz Felipe in passato aveva tentennato in quale nazionale andare, ma siamo carenti in attacco in Italia ed è colpa del nostro modo di far crescere nei nostri vivai i calciatori. Il punto debole è anche la difesa perché puntiamo ancora su Bonucci e Chiellini: Luiz Felipe è seguito da club importanti della nostra Serie A ed è un valore aggiunto nella difesa della Lazio, quindi è un passo obbligato per Mancini che non ha tante altre scelte". Lorenzo Insigne ed il futuro in Nazionale "Andare in un campionato completamente diverso e lontano dal nostro credo possa influire. Nel calcio non c'è più romanticismo, va ovviamente a prendere soldi importantissimi come Donnarumma con il PSG. Il calcio ora è diverso, ognuno deve fare le proprie scelte, ma dal punto di vista della Nazionale può perdere qualcosa. Non so se possa perdere il Mondiale, ma finora è stata una prima scelta, ma domani non so se Mancini possa considerarlo così anche dopo".

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
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