Giovedì, mentre Sarri ha offerto il pranzo alla squadra al centro di Roma, più di 500 tifosi hanno circondato Formello per protestare contro la società per il deludente mercato invernale. Non il clima più adatto per preparare la trasferta di Firenze per lo scontro diretto contro i viola, che non perdevano in casa da otto partite. E invece, nel momento più grigio, la Lazio tira fuori dal cilindro una delle più belle prestazioni della stagione: la migliore per caratura dell’avversario, qualità di gioco, efficacia (24 gol da inizio dicembre, nessuno ha fatto meglio) e solidità difensiva (4° partita consecutiva con la porta inviolata).

«Così si gioca», urlava ieri sera Sarri in panchina sul doppio vantaggio. Manovra fluida, con coraggio di partire dal basso. Giro-palla veloce, verticalizzazioni, sovrapposizioni e inserimenti. Attenzione e concentrazione in fase di non possesso, da sempre il punto debole della Lazio. Una sola la pecca, un difetto da limare che già in passato aveva fatto arrabbiare il tecnico: le tante, troppe, occasioni non sfruttate ( almeno 6 nitide ieri nel primo tempo).

Nella ripresa Immobile, Milinkovic e compagni poi si sono rifatti, vincendo uno scontro diretto fondamentale per la stagione della Lazio. Può essere uno spartiacque importante il 3-0 del Franchi, sicuramente è un segnale inequivocabile - se qualcuno lo mettesse in dubbio - di come lo spogliatoio sia con Sarri e creda nel lavoro del Comandante. Che adesso non vuole fare polemiche con la società per il mercato, ma pensare solo al campo in un mese in cui la Lazio si gioca tutto. La resa dei conti più avanti. TuttoMercatoWeb/Riccardo Caponetti

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
Lazio, Firenze la trasferta più vincente della storia biancoceleste