Dopo il poker subito dal Milan, la Lazio è fuori dalla Coppa Italia: il suo percorso si ferma ai quarti di finale. Maurizio Sarri è intervenuto ai microfoni di Canale 5. Ecco le sue parole: "Eravamo spenti, spero che il problema sia stato fisco: se è mentale è più preoccupante. Era un periodo di prestazioni di buon livello, siamo tornati ai vecchi tempi. Negli ultimi due mesi non c'erano stati alti e bassi: mi aspettavo una prestazione diversa, con il Milan puoi perdere ma non così. E' una gara che mi lascia perplesso, speriamo di riprenderci subito. Non mi piace il format della Coppa, ma non c'entra nulla con stasera: è inconcepibile, la coppa nazionale più venduta del mondo è la FA Cup, con un sorteggio fatto in diretta televisiva, può toccarti chiunque. Al Chelsea abbiamo affrontato il Liverpool ai trentaduesimi, qui non succede: la Coppa Italia è antisportiva per questo, ma con stasera non c'entra niente. Un colpo forte sul collo del piede, speriamo di recuperarlo subito, vediamo domani. Dal punto di vista del palleggio il Napoli era superiore, dobbiamo trovare la nostra dimensione: non siamo quelli di stasera, siamo tornati all'antico difetto".

E' poi intervenuto anche ai microfoni di Lazio Style Radio. Queste le sue parole:

"Dopo due mesi di continuità nelle prestazioni siamo tornati a un vecchio difetto, scarichi di energie mentali e nervosi, oltre che fisiche. Contro avversari più attivi mi sembra difficile da capire in un momento positivo per noi, dopo quello che vedo in allenamento. E' stata una partita a sorpresa, per me negativa. Bisogna prendere atto di questa gara e non farne un dramma, perché tra 65 ore ne giochiamo un'altra, bisogna prendere atto di questa partita senza farne un dramma, sarà importantissima. Stasera se la carica mentale era questa poteva giocare chiunque, nessuno risolveva i problemi. Non è questione di condizione fisica, si parla di ragazzi che giocano spesso. O giocano o entrano a partita in corso. Il problema è l'approccio alla partita, un vecchio difetto. 11 di Firenze? La distanza è troppo breve tra oggi e sabato, 65 ore. Quindi finisce la partita e sono 63 ore e caricarli tutti di queste tre partite mi sembra troppo. Siamo in una terra di nessuno nel senso che eravamo in una situazione in tutte le competizioni che non ci permettevano di dare una preferenza e dovevi sparare ovunque. Ora vediamo se in campionato saremo lì solidi in lotta per l'Europa".  

 
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