Maurizio Sarri, dopo Fiorentina e Milan, resta ostaggio di sé stesso e di una instabile Lazio, da analizzare anche psicologicamente. Complice l'orario della gara contro il Bologna (15:00) per questa vigilia aveva previsto un ritiro obbligatorio. E ieri sera la Lazio ha pernottato a Formello. Di solito per Sarri i ritiri casalinghi sono sempre facoltativi. Stavolta l'obbligo si è reso necessario doppiamente, per riposare e mangiare bene e anche per riflettere un po' di più. Settimana lunghissima per la Lazio, che terminerà il 20 a Udine. Nel mezzo la sfida contro il Porto di giovedì. La squadra partirà mercoledì per il Portogallo, e da lì raggiungerà direttamente Udine. Vivrà in ritiro anche le giornate di venerdì e sabato, così ha deciso Sarri. Il tecnico ieri non si è presentato neppure ai microfoni di Lazio Style. Soggetto a oscillazioni anche il suo rapporto con Lotito, decollato a dicembre, salvo raffreddarsi a gennaio. L'ultimo contatto dal vivo tra tecnico e presidente risalirebbe a due giorni prima della conclusione del mercato. Da lì in poi solo colloquio telefonico. Il contratto sarebbe sempre in mano al presidente, sta tergiversando. Certezze sul futuro non ce ne sono più. Corriere dello Sport.

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