Dopo aver ‘perso’ 3-4 mesi di campionato - per ovvi motivi visto il cambio in panchina - la Lazio contro il Napoli aveva l’occasione di poter tornare in scia nella corsa Champions. Non di affiancare le altre concorrenti, avanti nel percorso e nei punti, ma almeno di farsi vedere negli specchietti. Invece i gol di Insigne e Fabian Ruiz (a tempo scaduto) rovinano le ambizioni della Lazio e la costringono a non sognare troppo in grande. La Juventus 4° è a +7, la Champions è un miraggio: addio, al prossimo anno.

La consolazione per Sarri è la prestazione della squadra, sempre più in crescita e in empatia con le sue idee. In calo nella ripresa, i biancocelesti hanno dominato nel primo tempo, sfiorando il gol in almeno 4 occasioni nitide. Una partenza sprint che avrebbe meritato un parziale diverso dello 0-0 dell’intervallo: Immobile è stranamente impreciso, Milinkovic non trova l’angolo giusto e Luis Alberto sbaglia la mira da pochi passi. Solo il neo entrato Pedro trova il gol del momentaneo 1-1 con uno spettacolare tiro al volo di sinistro da fuori area.

Come contro il Porto, la Lazio esce dal campo tra gli applausi. Consapevole di aver giocato bene e di essere sulla strada giusta, sì, ma con nulla in tasca: senza qualificazione agli ottavi d’Europa League e senza punti contro il Napoli. Serve qualcosa in più, è evidente.

Oggi esami per Cataldi Giornata importante per Cataldi, che si sottoporrà agli accertamenti strumentali al flessore della coscia sinistra per capire l’entità dell’infortunio: si teme una lesione di primo grado. Il centrocampista si è fermato venerdì dopo la partita col Porto, contro cui aveva segnato al 95’ riaccendendo una flebile speranza di rimonta.

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