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CorSera | Wilson, immagini e cori per una serata da brividi

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Brividi forti, come quelli che la Lazio del ‘74 sapeva regalare alla sua gente. Quella di ieri sera è stata la prima partita senza Pino Wilson, il capitano della banda Maestrelli scomparso nella notte tra sabato 5 e domenica 6 marzo. I minuti che hanno preceduto Lazio-Venezia sono stati da pelle d’oca, anche per i tifosi che non hanno vissuto quello scudetto. È stato come torna- re indietro a dieci anni fa, all’aprile del 2012, alla prima notte dell’Olimpico dopo la morte di Giorgio Chinaglia, un altro dei simboli di quel tricolore. Sui maxischermi, anche durante il minuto di silenzio, sono state proiettate le immagini della Lazio che fu: quella di Wilson, Chinaglia, Re Cecconi, Pulici e del loro condottiero, Tommaso Maestrelli. Prima del match, invece, il presidente Claudio Lotito e Giorgio Sandri, il papà di Gabriele (ucciso nel novembre del 2007), hanno consegnato una targa a James e Gilda, i due figli di Wilson (Pino da oggi riposerà a Prima Porta nella tomba della famiglia Maestrelli). Presenti tanti ex compagni di squadra: da Giancarlo Oddi a Sergio Petrelli, da Vincenzo D’Amico a Franco Nanni a Michelangelo Sulfaro. Non sono mancati nemmeno Massimo Maestrelli, figlio di Tommaso, e Massimo Piscedda. Dalla Nord, che ha esposto lo striscione «Sempre a testa alta in campo e nella vita, nel trionfo e nella polvere», si è alzato il coro «Un capitano, c’è solo un capitano». Tutta la squadra, poi, è scesa in campo con il lutto al braccio: Immobile, invece, al braccio aveva la celebre fascia rossa, dello stesso colore di quella che indossava Wilson. Sulla fascia c’era anche il numero 4, indossato da Patric: «So cosa ha rappresentato Wilson per il club» ha detto lo spagnolo. Durante il riscaldamento i giocatori hanno indossato una maglia bianca raffigurante i colori dell’Ucraina e la scritta «Stop war in Ukraine»: venduta già ieri, da giovedì sarà disponibile presso gli store biancocelesti e il ricavato devoluto per iniziative a sostegno del popolo ucraino. CorriereDellaSera

 


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Lazio-Monza, Sarri nel pre: “Vogliamo risalire la classifica, impossibile farlo in poche partite…”

ludo.marcucci@gmail.com'

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A pochi minuti dal fischio d’inizio di Lazio-Monza, mister Sarri parla ai microfoni di SkySport. Queste le sue parole:

C’è un rischio perché noi vogliamo risalire la classifica, sarà impossibile farlo in poche partite. Non dobbiamo comunque farci prendere dall’ansia per ogni risultato negativo. Oggi giocherà Guendouzi che ci può dare energia, é dinamico. Isaksen invece é un libro da scrivere… é un ragazzo in pieno ambientamento. Immobile ci si stupisce che abbia giocato qualche partita senza segnare, ma è successo a tutti. Hanno anche criticato Haaland l’anno scorso perchè per molte partite non aveva segnato… poi a fine campionato ha fatto 50 gol”. 


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