A Formello avrebbero voluto rigiocare subito, per cancellare il derby perso. Invece c’è la sosta, che non farà altro che alimentare polemiche e chiacchiere nel mondo Lazio, prossimo alla rivoluzione in estate: se ci fosse stato qualche dubbio, il 3-0 contro la Roma ha emesso una sentenza netta. Ecco, in merito alle grandi manovre estive, si contano sulle dita di una mano i giocatori intoccabili della futura squadra di Sarri. Ammesso che il Comandante rimanga: la sua permanenza è probabile ma non è scontata ed è legata all’effettiva concretizzazione delle promesse di Lotito, disattese nel mercato di gennaio.

Dicevamo dei giocatori che sicuramente faranno parte del progetto biancoceleste. Rimarrà solo chi crede nel progetto: Immobile ovviamente, poi Zaccagni, Lazzari, Marusic (ha trovato accordo per il rinnovo, anche se non è stato comunicato, come Radu), Cataldi, Pedro, Felipe Anderson, Basic, Raul Moro e l’esterno argentino Romero, unico raggio di luce nella fonda notte del derby. Ciò non significa che questi siano esenti da colpe per il 3-0 contro la Roma, sia chiaro, ma sono elementi su cui la società vuole puntare ancora.

Gli altri, chi per un motivo e chi per un altro, sono tutti in discussione. Strakosha, Patric, Luiz Felipe e Leiva sono in scadenza e non dovrebbero rinnovare il contratto, lasciando la Lazio a parametro zero. Acerbi da leader indiscusso della difesa sembra sempre più lontano dalla permanenza a Roma, anche per una questione ambientale, vista la frattura ormai insanabile con i tifosi, furiosi per la sua prestazione nel derby. Reina ha il contratto fino a giugno ma può rinnovare in modo automatico se la Lazio raggiungesse l’Europa: possibile però che decida di chiudere lo stesso l’esperienza in biancoceleste. E poi c’è il discorso Luis Alberto e Milinkovic, intorno a cui ruoterà l’intero mercato estivo, che si baserà su una cessione eccellente. Tutti gli indizi portano al serbo, ma anche lo spagnolo - in caso di offerta all’altezza, 25-30 milioni - non verrebbe trattenuto a forza a Formello. Dove nelle prossime due settimane di sosta verranno fatte tante valutazioni e riflessioni, che ovviamente riguarderanno anche il lato dirigenziale. Il ds Tare prima del derby aveva confermato che sarebbe rimasto: chissà che il naufragio dell’Olimpico non gli faccia perdere qualche certezza. TuttoMercatoWeb\Riccardo Caponetti

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Il Messaggero | Lazio, su la testa: in estate sarà rivoluzione