Brutto spettacolo quello a cui si è assistito ieri nel derby tra la Lazio Women U17 e la Roma Calcio Femminile (club diverso dall'As Roma). La partita era utile alla qualificazione alla fase nazionale, uno scontro diretto per l'accesso in cui una delle due squadre sarebbe andata avanti. La partita è terminata 0-0, ma con episodi per niente annoverabili a una gara sportiva. Una pagina negativa inerente al calcio giovanile romano in cui sono emersi dei (gravi) problemi di fondo che trascendono totalmente dai meriti sul campo.

I fatti incriminati

A raccontare l'accaduto ci ha pensato il giornalista Luigi Salomone, presente ieri alla manifestazione, che prima ha lanciato l'allarme tramite il proprio profilo Twitter e poi ha rilasciato alcune dichiarazioni a Laziopress.it. Ha principalmente posto l'attenzione su due punti cardini che hanno condizionato in negativo la partita di ieri: l'atteggiamento della squadra avversaria e quello dell'arbitro. "Già l'atmosfera che si respirava non era per niente consona alla situazione, le nostre ragazze e i genitori sembravano bersagli. Un'atmosfera che mi ha schifato. Già dopo il fischio d'inizio la portiera avversaria ha iniziato a perdere tempo buttandosi per terra, un andazzo che seguiterà per tutta la partita". Da sottolineare infatti che un pareggio sarebbe stato gradito alle giallorosse. "Inoltre hanno fatto una cosa a mio avviso antisportiva. Permessa dal regolamento, ma antisportiva. Hanno chiamato infatti molte ragazze della primavera, ponendosi in una situazione di vantaggio". 

Cattiva gestione della gara e arbitro di parte

A creare ulteriori polemiche, però, ci ha pensato anche il giovane arbitro incaricato di dirigere la gara. "A 10 minuti dalla fine ammonisce la seconda volta una giocatrice della Roma, ma non la manda fuori. Il problema? A sua detta non voleva ammonirla nell'occasione precedente. E' stato l'evento più divertente. Noi eravamo già in 10, un'espulsione che non aveva senso. La doppia ammonizione è arrivata su un pallone allontanato con un gesto di stizza. Ci può stare, ma con il problema che anche le avversarie lo hanno fatto con il fine di perdere tempo e nessuna è stata ammonita". Salomone sottolinea, però, il fatto che l'arbitro non avrebbe dovuto dirigere una gara simile in quanto era totalmente di parte: "Questo arbitro giovane, sui propri social, segue pagine romaniste e anti-Lazio. Una di queste si chiama 'Lazio ti odio', una cosa assurda se si pensa all'importanza che aveva la gara ieri. Questo arbitro non è stato in grado di contenere nemmeno le situazioni di caos, con le ragazze nostre che piangevano e le avversarie che le sbeffeggiavano, tralasciando ovviamente gli errori tecnici, a volte grossolani, che sono nati". 

Un racconto che mette in cattiva luce una realtà, come quella del calcio giovanile a Roma, che dovrebbe essere curata in quanto scuola di formazione per tutti/e coloro che in futuro rappresenteranno questo sport. Una vera e propria falla, uno "spettacolo raccapricciante in cui va considerato che le ragazze con cui si aveva a che fare avevano tra i 15 e i 16 anni". 

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