Due protagonisti inattesi, Manuel Lazzari e Adam Marusic, i due esterni bassi della Lazio di Sarri. Hanno sbloccato le sfide contro Sassuolo e Genoa con azioni simili, fuga insistita e tiro preciso che ha aperto le ultime partite di campionato, poi finite con altrettante vittorie. Entrambi all’inizio avevano un concorrente «pesante», Elseid Hysaj, voluto dal nuovo allenatore perché esperto conoscitore del dogma sarriano, lo hanno superato, hanno scalato la gerarchia e sono diventati l’arma in più della Lazio che vuole riprendersi un posto in Europa League dopo una stagione sulle montagne russe. Il cammino è stato lungo soprattutto per Lazzari che molti non vedevano pronto ad adattarsi alla difesa a quattro. Sarri ci ha sempre creduto «uno con quella gamba può fare tutto», spiegava nel ritiro di Auronzo di Cadore ma sicuramente il pupillo di Simone Inzaghi doveva crescere nelle scalate e nella sua capacità di difendere. Da gennaio il miglioramento è stato evidente e ora il tecnico si ritrova una «catena di destra» spumeggiante con Felipe Anderson e Lazzari.

Meno fatica ha fatto Marusic, uno che si è sempre adattato a giocare su entrambe le fasce ma che, già nella passata stagione, si era dimostrato affidabile soprattutto a sinistra dove ha la possibilità di rientrare sul destro e tirare verso la porta avversaria. Il montenegrino ha da poco rinnovato il contratto fino al 2024 rispettando la parola data, a differenza di qualche suo compagno di squadra, sarà un punto fermo della Lazio che verrà anche se Sarri ha chiesto più volte un terzino di piede sinistro. Si stanno facendo valutazioni all’interno del club, Lazzari e Marusic dovrebbero essere i titolari della prossima stagione, meglio investire soldi su altri ruoli da coprire e magari prendere per quella posizione del campo un giovane da far crescere dietro a due giocatori ritrovati che sono stati troppo spesso sottovalutati (in ballo c’è anche Radu). Poi è chiaro che gli scenari possono cambiare in caso di offerte irrinunciabili ma, al momento, Manuel e Adam sono la base di partenza di una difesa che cambierà portiere e i due centrali titolari. Sempre sul fronte mercato prosegue l’assalto Juve su Milinkovic anche se le offerte di Psg e Manchester United sono superiori. Per Romagnoli trattativa aperta, sensazioni positive ma non chiusa e, con le commissioni da trattare con l’agente Raiola, non si possono davvero avere certezze.

Intanto ieri la squadra è tornata ad allenarsi a Formello dopo un giorno di riposo concesso da Sarri. Seduta dai ritmi bassi, in cui ci si è concentrati più sul lavoro atletico che sulla tecnica. Da oggi pomeriggio invece scatteranno le prove tattiche in vista del match di sabato sera contro il Torino. In campo con il resto dei compagni non si è visto Pedro, che si era presentato al centro sportivo di Formello in mattinata per un differenziato con terapie specifiche. La sua presenza non dovrebbe essere comunque in dubbio per la gara contro i granata. Il Tempo\Luigi Salomone

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