Ricorso respinto al Collegio di Garanzia per Ivo Pulcini e Fabio Rodia, che chiedevano una riduzione dell'inibizione di cinque mesi, già scontati.

Come riportato dal Corriere dello Sport, il legale dei due medici della Lazio, Gian Michele Gentile, ha dichiarato: "A Pulcini e Rodia hanno contestato di non aver annunciato la positività dei giocatori in tempo, non aver comunicato le modalità di isolamento e non aver accordato misure di prevenzione. Le prime due attività sono in carico alla sanità pubblica. L'omissione è di non aver telefonato, non di aver commesso tutti e tre i comportamenti. La contestazione potrebbe essere fatta solo su una delle tre attività. Tutto nasce da un'errata lettura". E poi aggiunge: "Nel caso di un falso positivo, su cui l'autorità pubblica non interviene, a chi è rimessa la decisione? Al medico. Perchè si fa dire al giudice di merito che mandare in campo Immobile era antigiuridico? Se il giudice territoriale non si è espresso, e doveva, il medico non ha sbagliato a farlo".

Per la Figc ha risposto l'avvocato Gianmarco Viglione: "La difesa della Lazio avrebbe dovuto solo dire: la sanzione è spropositata. Il Collegio deve rispondere quando la sanzione è abnorme. Cinque mesi non è una squalifica abnorme per non aver comunicato due volte la positività di un giocatore".

 
Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
Pedullà su Romagnoli: "Lazio nel vivo della trattativa, nel prossimo incontro si parlerà di cifre"