Marco Bertini è un altro nome "noto" delle giovanili della Lazio. Il suo impegno e il suo talento sulla mediana hanno fatto infatti già parlare di sé lo scorso luglio ad Auronzo chiamato per la prima volta agli ordini di Sarri. Un'impressione non cattiva, in realtà, già l'aveva data con il suo esordio contro il Sassuolo poco tempo prima lanciato da Simone Inzaghi. Ma è ad Auronzo di Cadore che il giovane centrocampista della Lazio ha potuto vivere al meglio l'esperienza con la prima squadra sorprendendo anche Sarri e i suoi collaboratori.

Anno di crescita

Un'esperienza a cui, però, è seguito un ritorno in Primavera cercato di dare il suo contributo alla squadra per tornare nella massima serie. Tutto bene fino a febbraio, dove diversi elementi hanno fatto in modo che i ragazzi di Calori rimanessero in Serie B. Tuttavia, Bertini ha messo in mostra, oltre alle sue capacità, anche un'ottima leadership prendendo in mano la squadra nei momenti di difficoltà. La fascia da capitano è infatti, per lui, la conclusione di un cerchio prima di tentare il salto tra i grandi.

Futuro incerto?

Un'ottima crescita a cui, però, non potrà essere garantita una continuità per il solo fatto che la Primavera riaffronterà la B. Ecco che allora si può immaginare una duplice possibile soluzione: una permanenza alla Lazio in prima squadra, dove lo spazio a disposizione non sarà molto considerando il programma di rinnovazione del centrocampo con l'acquisto di Marcos Antonio proprio per un posto in mediana, o un'esperienza in prestito in qualche squadra di Serie B. Una situazione analoga a quella di altri giovani che difficilmente rimarranno un altro anno a giocarsi la Primavera 2 e con speranze di trovare spazio in prima squadra ridotte al minimo.

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