Sarri si fida di Lotito, che ha preso in mano le operazioni di mercato. Anche ieri è stato rassicurato dal presidente, ma aspetta gli acquisti promessi: la Lazio è incompleta sotto le Tre Cime di Lavaredo. Mancano portieri, almeno un altro difensore oltre a Casale e Gila. «La palla deve viaggiare a duemila all’ora». Non parlerà in ritiro. La prima conferenza è prevista il 13 agosto alla vigilia di Lazio-Bologna, così hanno spiegato ad Auronzo. Si è trovato spesso ad allenare o discutere di giocatori non richiesti. Tipo Cabral e Kamenovic. Ha accettato il triennale proposto da Lotito a due condizioni. La prima è costruire un nuovo ciclo prendendo giocatori funzionali, accettati dopo averli studiati. La seconda è un dirigente al suo fianco per smussare gli angoli all’interno dello spogliatoio. L’estate scorsa Sarri telefonò da Auronzo ad Angelo Peruzzi, chiedendogli di restare. A giugno ha rinnovato la richiesta di inserire una figura all'interno della società. Spingeva per Daniele Baldini, vice storico di Spalletti, uscito dallo staff del Napoli a fine campionato, ex difensore del’Empoli, amico di Martusciello e del suo staff. Strada sbarrata. Si sarebbe opposto Tare, al quale è stata confermata la fiducia del presidente. È arrivato Gila, il cui acquisto avrebbe generato nervosismi e riflessioni anche a casa Lotito, e adesso anche Casale. Tare voleva Sirigu, Sarri lo ha bocciato. Persino Cancellieri, esterno d’attacco spacciato da vice Immobile, ha prodotto qualche perplessità. Più digeribile, almeno è un gran bel giocatore. Fabrizio Patania/Corriere dello Sport

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