Fine della telenovela. Ivan Provedel inizia ufficialmente la sua avventura con la Lazio dopo il lungo tira e molla tra i biancocelesti e lo Spezia. Ieri è stato il suo giorno. Visite mediche alla clinica Mater Dei, poi test fisici all’Isokinetic e infine pranzo con battesimo a Formello più firma. «Sono felice di essere qui», ha dichiarato ai tifosi che lo hanno accolto in mattinata prima di formalizzare un quinquennale da 1,2 milioni di euro annui. Non è stata un’estate semplice per il portierone di Pordenone. Sarri da tempo lo aveva scelto come vice per il titolare che nei piani iniziali avrebbe dovuto essere Carnesecchi. Con l’infortunio di quest’ultimo e il mancato accordo tra la società e Reina a inizio luglio, dal nulla è tornato alla carica il suo nome. Nel frattempo la Lazio ha chiuso per Luis Maximiano del Granada con un investimento da oltre 10 milioni di euro più commissioni. Sarri ha avallato la scelta del portoghese, ma allo stesso tempo ha chiesto un profilo che conoscesse bene la Serie A, Provedel appunto, lasciato fino a quel punto in stand-by.

NATO ATTACCANTE - Il classe ’94 nonostante legatissimo allo Spezia non ha resistito, facendo sapere al club ligure di voler sfruttare la chance più importante della sua carriera. Nato attaccante, in cuor suo Ivan ha sempre sognato di intercettarli i tiri in porta. A capirlo subito è stato Renzo Zanet, storico preparatore del Liapiave (società veneta di Eccellenza). Informato dall’ex calciatore Gianfranco Zigoni, in uno stage nell’estate del 2009 rimase subito colpito da quel 15enne così acerbo per quel ruolo, ma allo stesso tempo con una tecnica invidiabile. Quel “biondino” che sognava di diventare uno dei portieri più forti al mondo ne ha fatta di strada. Udinese, Chievo con Nicolato, poi Pisa in C. Dopodiché Perugia, Modena e Pro Vercelli prima di arrivare all’Empoli. In Toscana il momento più difficile: una rottura della tibia che gli fa perdere due anni. La rinascita inizia dalla Juve Stabia e culmina con le due salvezze di fila da protagonista con lo Spezia, dove lo ha voluto Italiano a tutti i costi. Lo scorso anno, spesso sollecitato dagli avversari, è stato il quarto portiere per parate effettuate (116). Caratteristica importante alla quale Provedel accosta anche una buona abilità con i piedi. Nel 21/22 ha chiuso con una percentuale del 57,5% di precisione nei passaggi, mentre l’anno precedente si era spinto fino al 72% venendo eletto da “Forbes” come miglior portiere della Serie A.

IN PORTA SARÀ BAGARRE - Ecco spiegato il motivo per il quale Sarri non ci ha pensato due volte a proporre il portierone di 192 cm a Lotito. Il patron ci ha messo oltre un mese ad accontentare lo Spezia con i 2,5 milioni richiesti, ma alla fine ha piazzato l’ottavo colpo estivo. Ora inizierà la corsa alla titolarità con Maximiano. Quest’ultimo non ha paura. «Andrà guadagnata col lavoro», ha rivelato in conferenza, eppure per lo staff sono già cominciate le valutazioni. Per la ripartenza dal basso l’ex Granada è già stato promosso, ma tra i pali deve ancora convincere del tutto i preparatori Grigioni e Nenci. Per questo motivo non sarà da escludere una bagarre, con Provedel pronto a sovvertire le gerarchie. Intanto non si placa l’euforia per gli abbonamenti. Sottoscritte in un giorno quasi mille tessere e superata quota 23mila. Un exploit che ha spinto la società a posticipare ad oggi alle 19 la chiusura della campagna mentre slitta a domani alle 12 l’inizio della vendita dei biglietti per il BolognaIl Messaggero/Valerio Marcangeli

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