Poi arriva Ciro, la lieta novella che non smette mai di annunciarsi, e tutto assume di colpo un senso, una sua rotondità. È 2-1 nel tripudio di un Olimpico emozionato e in festa per via delle oltre 40mila presenze, visto che la vittoria la firma Immobile, lo stadio trattiene il respiro mentre la palla entra, poi è apoteosi, e la prima è andata. Maximiano lascia la Lazio in dieci, nella ripresa, ristabilita la parità numerica perché nel frattempo Soumaoro si era fatto espellere per due gialli al crepuscolo del tempo, e sospinta da un Lazzari devastante sulla destra, la Lazio si è ripresa il suo. Il pari arriva su autogol di De Silvestri, poi entra Luis Alberto ed è lui a costruire al limite dell’area, caparbio, l’azione del 2-1, prima della rifinitura sapida di Sergej per Ciro. È già partita la rincorsa al quinto titolo di capocannoniere, exploit col quale raggiungerebbe Nordahl nell’olimpo del nostro calcio. Approva anche Lotito, sceso negli spogliatoi a congratularsi con la squadra mentre da domani alle 12 riparte la campagna abbonamenti fino a giovedì.

Il Messaggero

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Tanti auguri a Vladimir Petković. Il derby del 26 maggio 2013 rimarrà per sempre nella storia