Si sapeva che le parole di Sarri sulla classe arbitrale avrebbero avuto ripercussioni, ma nessuno poteva immaginare che la Lazio dovesse pagare per ogni singola cosa che fa o dice. Adesso, dal nulla, è arrivata la squalifica per Cataldi per aver proferito un'espressione blasfema prima di entrare negli spogliatoi dopo il match contro il Napoli. Nessun insulto verso l'arbitro, solo una frase catturata dagli agenti federali presenti all'Olimpico.

Non è finita qui. La società è stata condannata a pagare 10.000 euro per "aver i suoi sostenitori intonato per tre volte un coro insultante di matrice territoriale". Agli ispettori, anche qui, non è sfuggito nulla. Al contrario di Fabbri che non ha visto il fallo di Mario Rui su Lazzari.

Sarri, inoltre, rischia il deferimento e una breve squalifica per via delle sue frasi dette sugli arbitri, a meno che non si decida di patteggiare.

Adesso però bisogna preparare la gara con il Feyenoord: i biglietti venduti, per ora, sono 13mila.

Il Tempo
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