La Lazio è un incanto, una squadra vera. Ha rischiato poco e niente e ha risolto la partita nell'ultima mezz'ora con la capocciata del solito Immobile e la rete di Luis Alberto. Si sono scontrate due realtà ben differenti: il Verona che fa del suo punto forte la marcatura (con riferimento all'uomo, da seguire ovunque), la Lazio che dal canto suo punta sulla copertura (coprire la zona, non l'avversario). Il resto della Serie A applica il sistema misto di copertura e marcatura.

Per un'ora Sarri è stato quasi totalmente annullato da Cioffi, fino al gol di Immobile che ha rotto gli equilibri e ha portato alla luce la qualità della Lazio. Cancellieri stava per trovare la prima gioia in biancoceleste proprio contro la sua ex squadra, ma la rete è stata annullata per fuorigioco. Dopodiché ci ha pensato Luis Alberto a chiudere i conti.

Sarri ne ha cambiati sei rispetto a giovedì: finalmente la panchina si è allungata e permette al tecnico di fare le rotazioni di cui ha sempre avuto bisogno visti i diversi impegni. Ha fatto debuttare Casale e fatto partire da titolare Marcos Antonio. Milinkovic sembrava sottotono, ma nonostante ciò ha permesso alla Lazio di andare in vantaggio grazie al solito assist per Ciro.

Il Corriere dello Sport
Il Messaggero | Immobile segna, il Mago incanta e la Lazio va
GdS | Sarri ad alta tensione: dalle accuse agli arbitri al dito medio in diretta tv