La Lazio non riesce a guarire dal mal da trasferta europeo: nuova tappa, questa volta in terra austriaca, stesso difetto. E che ormai sia un problema vero e non una tendenza è ovvio, lo certificano i numeri. Dalla stagione 2018-‘19, in 16 gare internazionali lontane dall’Olimpico, la Lazio ha vinto solamente 2 volte, poi 9 sconfitte e 5 pareggi: un successo nelle ultime 11, per restringere il campo. L’ultimo pareggio ieri sera in Austria in casa dello Sturm Graz per 0-0: un punto in classifica che cambia poco nel cammino della Lazio, a 4 punti come tutte le altre del gruppo F (Midtjylland e Feyenoord).

Per fortuna della Lazio, le prossime due saranno in casa, all’Olimpico, dove invece il ruolino di marcia è molto positivo. La sensazione, vedendo anche i risultati, è che la partita decisiva per il passaggio del turno sarà l’ultima, in casa del Feyenoord a Rotterdam. Una trasferta ostica per tutti, soprattutto per una squadra che ha un evidente problema quando non gioca nel proprio stadio in Europa. Non proprio il massimo, insomma.

Nella notte intanto immediato rientro a Roma. Già da oggi a Formello attenzione massima per il posticipo di lunedì a Firenze, uno scontro diretto in chiave Europa. Proprio per l’importanza della gara, Sarri ieri nella ripresa ha gestito Milinkovic, sostituito a mezz’ora dalla fine, e ha concesso le staffette a 4 titolari: Marusic-Lazzari, Felipe Anderson-Zaccagni. Spera di rientrare tra i convocati per lunedì anche Casale, fermo da due settimane.

Lo riporta Tuttomercatoweb.com.

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