Numeri da record, tifosi impazziti, squadra unita e motivata: c’è Sarri al comando di una Lazio che sta raccogliendo ottimi risultati in campionato un po’ meno in Europa League dove domani è attesa dallo spareggio contro lo Sturm Graz per centrare il primo posto nel girone. Le statistiche confermano i progressi rispetto alla prima stagione targata dal tecnico toscano. Ci sono 20 punti in 9 partite (media 2,22 a partita), l’anno scorso erano solo 14 (1,55 a gara). In questo campionato sono 21 i gol segnati (due in più rispetto al ’21-’22) e solo cinque quelli incassati che rendono la difesa biancoceleste la più ermetica insieme con quella dell’Atalanta di Gasperini (erano 17 l’anno scorso).

Fraioli

Dopo la batosta di coppa in Danimarca la squadra si è ricompattata e sono arrivate vittorie e spettacolo ma anche gestione delle partite come a Firenze quando, finalmente, il gruppo ha dimostrato di saper soffrire per larghi tratti e colpire in modo chirurgico capitalizzando al meglio le occasioni costruite. Sarri sorride, nel dopo partita al Franchi si è lasciato andare a dichiarazioni che hanno aperto il cuore dei tifosi, peraltro già stregati dai modi di fare del tecnico toscano. «Ringrazio i tifosi della Lazio che vengono in massa in trasferta, in casa si fanno 45 mila spettatori. Ho ripreso la voglia di allenare in quest’ambiente e grazie a questo pubblico. Il popolo laziale è grande, la civiltà con cui ti parlano non l’ho vista da nessuna parte. Ho detto a Massimo Maestrelli che il mio sogno prima di smettere è quello di allenare la Lazio al Flaminio e spero che lo stadio possa essere chiamato stadio Tommaso Maestrelli». Parole che hanno scaldato gli animi dei tifosi già innamorati di Maurizio per come aveva saputo difendere pubblicamente la squadra in più di un’occasione come nel caso del rigore negato dall’arbitro contro il Napoli (quel possibile pari avrebbe accorciato lo svantaggio alla capolista).

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Sarri, oltre i tifosi, coccola anche Immobile che risponde poco dopo: «Quando un allenatore parla dell'aspetto umano è ancora più importante. Mi metto a disposizione della squadra, il mister e il suo staff lavorano giorno e notte, visto che giochiamo ogni tre giorni c'è sempre da preparare una sfida e cerco di dargli una mano nello spogliatoio in determinate cose dove lui ovviamente non può arrivare. Il mister si è inserito bene, lo staff con lui lavora 7 giorni su 7. Sono dei professionisti che ti fanno amare questo sport e vogliono sempre il massimo da ognuno di noi». Sia il tecnico, sia il capitano frenano perché le cadute sono sempre dietro l’angolo. Quindi, euforia giusta, ma senza eccedere perché il calendario propone Sturm Graz e poi Udinese e Atalanta, le due rivelazioni della stagione. Il quarto posto resta l’obiettivo, il gruppo ci crede, il tecnico carica, i tifosi spingono. Previsti oltre 20.000 spettatori (13.000 biglietti venduti finora) domani e più del doppio domenica contro l’Udinese (26.200 abbonati e 7.500 già sicuri). Sarri si gode i laziali, i tifosi sono pazzi di lui. Un mix che può portare lontano. Il Tempo/Luigi Salomone

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