Al termine del derby con la Roma, Maurizio Sarri ha analizzato così la gara ai microfoni di Lazio Style Radio. Ecco le parole del tecnico biancoceleste: "In questa partita non abbiamo pensato, nei discorsi pre gara c’erano solo riferimenti a ciò che voleva il nostro popolo, che voleva una partita di cuore e anima ed è arrivata. Il derby è per loro, un popolo laziale che ci criticherà anche ma che ci è sempre vicino, era d’obbligo sfoderare una prova così: il risultato può arrivare o meno, ma la prestazione era importante e dedico la vittoria al nostro popolo. Sono contento per i ragazzi che hanno giocato e per Ciro che ci teneva tantissimo, è voluto venire in panchina per stare insieme agli altri, sono manifestazioni importanti. Era una partita non semplice per chi è entrato. Gli ultimi venti minuti hanno smesso anche loro di giocare a calcio, buttando palloni al limite per duelli aerei e riconquiste sporche, non era facile venirne fuori. Si diventa meno portati a rischiare qualcosa, ma anche nella situazione caotica la linea ha tenuto. Dal punto di vista emotivo è un enorme passo in avanti rispetto a Rotterdam, dimostrando di poter vincere quando la partita è sporca".

Ai microfoni di Dazn, dopo il suo secondo successo personale nel Derby della Capitale, è intervenuto l'allenatore della Lazio, Maurizio Sarri. Di seguito le sue dichiarazioni: "L'aspetto più importante è aver fatto contento il nostro popolo. Penseremo poi ai punti, alla classifica, ma l'obiettivo era questo.

Avevamo preparato la partita con le uscite per tenere i difensori dentro. Principalmente l'obiettivo era di attaccarli con gli attaccanti esterni.  La partita, dal punto di vista tecnico, non è stata di altissimo livello, però è stata di grande dispendio fisico, di energie nervose, vibrante. Anche se non è stata bellissima tecnicamente, penso sia stata bella da vedere. La prestazione dei due centrali è stata di buon livello, con tante palle alte e la loro fisicità, non era facile. Vedere giocare i ragazzi con il cuore, con l'anima come hanno fatto oggi, è ancora più soddisfacente dell'ordine e dell'applicazione tattica.

Questo è uno dei derby più sentiti del mondo. Io a Londra ne ho giocati tanti di derby, ma non c'è certo la partecipazione emotiva che c'è qui. Non è una partita normale. Probabilmente questa settimana abbiamo pagato anche quello, la testa era anche qui.

Luis Alberto? Voleva uscire perché ha sentito un movimento strano del ginocchio, poi aveva sensazioni migliori per rientrare in campo e provare. Però il cambio era partito, i medici nostri erano ancora lontani, c'era il rischio di stare 3/4 minuti in dieci uomini e, in quel momento della partita, non ce lo potevamo permettere.

Felipe Anderson? Dopo la partita gli ho fatto i complimenti come faccio spesso, Pipe è un giocatore straordinario. Prima della partita gli ho detto che, se il nostro popolo voleva una partita vibrante, noi gli dobbiamo dare una partita vibrante. Questa non è una partita per andare alla ricerca dell'obiettivo nostro, questa è una partita particolare e bisogna andare sull'obiettivo che vuole il pubblico".

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