Zdenek Zeman, ex giocatore della Lazio dal 1994 al 1997, ora mister del Foggia alla sua ultima esperienza, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, in merito all'uscita dell'ultima autobiografia che lo riguarda e ha ricordato la sua carriera calcistica, esprimendo nostalgia per l'ex squadra biancoceleste. Ecco  le sue dichiarazioni. SACCHI – «Per lui il calcio era ossessione per me è divertimento. Lui ha avuto la fortuna di allenare il grande Milan, mentre io delle buone squadre ma non competitive per lo Scudetto. Ma resta il fatto che contro di lui non ho mai perso». JUVENTUS – «Da bambino tifavo i bianconeri. I loro atteggiamenti non li ho inventati io. Si pensa che Calciopoli sia nato nel 2006, ma è dal ’94 che c’era quel sistema». INTER – «Moratti mi ha chiesto due volte di allenare l’Inter. La prima quando diventò presidente ma io ero alla Lazio e stavo bene. La seconda ci incontrammo a Milano ma poi lui cedette la società». CARATTERE – «Io ho sempre cercato, con coerenza, di dare una mentalità vincente alle mie squadre. Con la Lazio sono arrivato secondo e terzo, che oggi sarebbe un grande successo e a quel tempo non contava niente». NESTA – «Negli Anni Duemila il più grande centrale al mondo». SCONFITTA DI TENERIFE – «Brucia ancora a me e a tutti i laziali. Ero senza difensori. Vincevamo 3-2 poi successe il patatrac».

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