Intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio, l'ex biancoceleste Angelo Gregucci si è espresso in merito alla sfida di Coppa Italia persa dalla Lazio contro la Juventus per 1-0. Queste le sue parole: "Per essere competitivi non dobbiamo staccare la spina. L'impatto sulla gara non è stato pessimo, tecnicamente discreto. La Juventus ha fatto qualcosina di più, la Lazio ha avuto difficoltà negli ultimi venti metri: non ha mai riempito l'area, saltato l'avversario o fatto combinazioni interessanti. Una volta la Juve era una squadra che attaccava, oggi ti aspetta, ieri hanno fatto il minimo sindacale per arrivare alla semifinale. Non me la sento di valutare l'errore di Maximiano, ieri mi dava la sensazione di essere un buon portiere, soprattutto dopo la parata su Kostic. L'errore è un peccato perché ora cambierà tutte le valutazioni, poi è normale che il suo errore è stato determinante. Per me, comunque, ha qualità. Sul cross di Kostic non sbaglia la difesa, venivano da un piazzato, c'erano stati due tempi di gioco e quindi non si poteva fare meglio. La Lazio, tra l'altro, è brava a pulire quelle palle dall'area di rigore. Patric lo poteva aiutare. Milinkovic? Era normale farlo rifiatare, gioca sempre 90', ne aveva necessità. La Juventus tatticamente non ha creato grandi problemi, come la Lazio a loro. La squadra di Sarri poteva creare qualcosa di più dal punto di vista individuale, anche perché secondo me ha più qualità dei bianconeri. Centrocampo? Cataldi è cresciuto tanto, è affidabile, parlaimo di un giocatore di cuore e qualità. In mezzo al campo abbiamo molte soluzioni. Il Mondiale, chiaramente, ha influenzato su Milinkovic e Vecino, ma questo era il grande interrogativo che ci ponevamo dai mesi precedenti alla competizione".  

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