La Lazio è quarta, a un passo dal terzo posto e in piena zona Champions, ma i 9 punti nelle ultime 7 gare e soprattutto il pari di Verona – con l’ennesima rimonta subita – hanno scatenato la rabbia dei tifosi. Che via radio e social non risparmiano critiche alla società, ai giocatori e stavolta anche a Sarri. Sotto accusa la prevedibilità della squadra – tanti giocatori offensivi ma poche palle-gol create - e la gestione del secondo tempo: appena due cambi e Lazzari lasciato in panchina. In Serie A, solo il Torino ha fatto meno sostituzioni della Lazio. Che resta un caso aperto per i 17 punti persi in rimonta: ricorrenti i blackout a inizio ripresa, la squadra ne è consapevole e sa bene che quell’aspetto va assolutamente migliorato. La società difende l’allenatore (che ha fatto i complimenti ai suoi dopo la partita) e chiede ai giocatori ben altra concentrazione e determinazione quando si rientra in campo dopo l’intervallo. Altro dato significativo: la Lazio ha una media di due punti a gara nei 9 confronti con le prime dieci della classifica, media che scende a 1,75 nelle 12 partite contro le altre. E 4 punti persi contro le ultime tre. Dall’altra parte, ben 12 punti su 15 realizzati con le prime 5. Quest’ultimo trend va confermato sabato sera, nell’atteso scontro diretto con l’Atalanta all’Olimpico. La Repubblica/Giulio Cardone

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