E' terminato il processo che ha visto il ricorso da parte della Lazio nei confronti della Figc, in merito al caso tamponi: il presidente Lotito, e i medici Pulcini e Rodia, hanno chiesto di cancellare le sanzioni per le presunte violazioni: dodici mesi di inibizione ciascuno e 200.000 euro di multa al club per le presunte falsificazioni dei test anti-Covid di alcuni giocatori. La Figc e la Procura generale dello sport sottolineano la responsabilità del club e del presidente: “Tutte le condotte di Lotito ci sono e sono rimaste senza risposta. Come possiamo dire che il presidente Lotito non abbia ‘influito’ nelle attività? C’è stata influenza: il calcio e la Figc, che non è strabica, sono ripartiti grazie ai protocolli, mentre qui è evidente che le regole non sono state rispettate. Sul mero dubbio di positività si deve attuare il protocollo a difesa del giocatore e delle persone a lui vicine. La sensazione è che si stia chiedendo la rideterminazione della pena, ma non si può. La salute è primaria, riteniamo che oggi non sia consentito il riesame e quindi la Procura propende per l’infondatezza dei ricorsi”. La sentenza ci sarà in serata. Lo riporta sportface.it.

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