Ci si avvicina sempre di più alla sfida di domenica tra Milan e Lazio, in programma alle ore 18:00. Entrambe le squadre vogliono proseguire la scia positiva, composta da due vittorie sia per i rossoneri che per i biancocelesti. Dopo le ottime due gare d'avvio degli uomini di Maurizio Sarri con Empoli e Spezia, quello di domenica sarà però il primo vero e proprio test contro una big. La Lazio dovrà fare a meno di Lazzari, infortunatosi prima della sosta, ma ritroverà Luiz Felipe in difesa nonché il nuovo innesto in attacco Zaccagni. In merito all'incontro tra Milan e Lazio, il doppio ex Mario Ielpo è intervenuto ai microfoni di LazioPress.it. Le sue tre stagioni in rossonero, sono state coronate dalla conquista di numerosi e prestigiosi titoli: 2 Campionati Italiani, 2 Supercoppe Italiane, 1 UEFA Champions League ed 1 Supercoppa Uefa.

Queste le sue parole:

Ha iniziato la sua carriera sportiva da professionista nelle file della Lazio, che ricordo ha degli anni in biancoceleste?

"Non posso che essere molto affezionato alla Lazio, ho iniziato a giocare lì a 9 anni perciò è stata parte della mia infanzia. Ho bellissimi ricordi di quegli anni, ho sviluppato una grande crescita sportiva e personale all'interno dell'ambiente biancoceleste."

Come giudica l’avvio di campionato di Milan e Lazio?

"Per entrambe le squadre l'avvio di stagione è stato ottimo. È chiaro che le prime due gare sono state abbastanza agevoli sia per i rossoneri che per i biancocelesti. La squadra di Pioli probabilmente ha avuto una sfida più impegnativa, quella dell'esordio contro la Sampdoria. C'è comunque un distacco qualitativo notevole tra le squadre di Serie A, per cui non si riesce a valutare ancora il valore effettivo dei club. Quello di domenica sarà il rimo vero incontro tra due big." 

Cosa si aspetta dalla sfida di domenica tra le due squadre?

"Mi aspetto una gara in cui entrambe le squadre tenteranno di vincere. Sia Milan che Lazio sono molto forti, per questo sarò un incontro molto equilibrato sulla carte, per cui non vedo un favorito. Dipenderà molto dagli episodi, chi andrà in vantaggio per prima o chi giocherà di rimessa. Entrambe dispongono di rose molto tecniche con giocatori di valore che possono trovare la via del gol in qualsiasi momento."

A suo avviso, dove può arrivare la Lazio di Sarri in questa stagione?

"Ci vuole del temo per far girare la propria squadre come si desidera, e quindi a raggiungere risultati impattanti. Capisco dunque il mettere le mani avanti e la mania di perfezionismo di allenatori come lui, ma deve ricordarsi che allena giocatori di Serie A. La Lazio ha 11 fenomeni, non vedo perché debbano riscontrare difficoltà nell'assimilare le idee di calcio del proprio allenatore. È chiaro che i biancocelesti possono ambire a traguardi importanti, ma è pur vero che ci sono almeno altre 5 squadre a lottare assieme a lei e qualcuna di queste verrà lasciata fuori. In tal senso, ricordo benissimo la finale di Coppa Italia tra Lazio e Roma, in cui una delle due squadre era destinata perdere nonostante non fosse prevista dai tifosi. Il calcio è così, una è dentro e una è fuori, poi in quell'occasione andò bene alla Lazio. Perciò dico che i biancocelesti sono già forti e competitivi da quest'anno, ma come lo sono il resto dei club." 

Considera il tecnico toscano la giusta guida per i biancocelesti?

"Sarri lo vedo benissimo sulla panchina della Lazio, è un accoppiamento ideale per tutti. Si siede uso una panchina forte, ma non così difficile da guidare come possono essere state per lui Chelsea e Juventus. A Roma trova comunque una rosa competitiva che fa al caso suo. Altro canto la Lazio ha preso una allenatore bravo e di livello, portandolo in una pazza in cui se tutto va come deve andare può esprimersi al meglio."

A cosa invece può ambire il Milan di Pioli?

"Sicuramente il Milan può ripetere l'ottimo lavoro svolto nella pasta stagione, non vedo problemi da questo punto di vista. Tuttavia, anche per i rossoneri vale lo stesso discorso della Lazio: la concorrenza lì in alto è spietata, perciò vedremo chi la spunterà alla fine. Sulla carta la squadra di Pioli è forte ed ha tutte le carte in regola per fare bene."

Da ex portiere di Milan e Lazio, cosa ne pensa della partenza di uno dei portieri più forti al momento come Donnarumma?

"Dispiace molo perché è un fenomeno, sia che fosse rimasto al Milan che adesso che si trova al PSG. Ci ha regalato enormi soddisfazioni nella vittoria dell'Europeo e sarebbe stato bello continuare a vederlo giocare i Italia da Capitano rossonero. Questo non è successo e dispiace, ma nel calcio internazionale ci sono delle stranezze per cui certi club possono fare e avere tutto. A questo bisogna farci ormai l'abitudine, il Milan ha politiche di stipendi che non vanno oltre una certa soglia nonostante abbia una rosa di altissimo livello. Quando poi arrivano queste grandi squadre, diventa difficile trattenere i giocatori."

Tra le file biancocelesti invece, vede Reina più avanti nelle gerarchie rispetto a Strakosha?

"Sembrerebbe difficile pesare che Sarri non lo veda bene. Lo spagnolo ha la sua età, ma lo vedo comunque favorito rispetto a Strakosha. Tutto poi è possibile nel calcio, magari la situazione evolverà con il tempo." 

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