L'euforia in casa Lazio è alle stelle e non potrebbe essere altrimenti. Tutto merito della vittoria al derby, gara storicamente capace, nel bene o nel male, di cambiare intere stagioni. Tanti i protagonisti di una partita che ha regalato, dopo il periodo in chiaroscuro, nuove certezze ai giocatori biancocelesti. Tra questi Felipe Anderson che con un assist ed un gol si è preso il palcoscenico. Il brasiliano è la sorpresa più bella di questo primo scorcio di stagione, sono lontane le partite in cui, quando non gli riuscivano le giocate, si arrendeva dinoccolando le braccia e mandando su tutte le furie tecnico e tifosi. I tre anni lontano da Roma e dalla Lazio lo hanno fatto maturare. Le esperienze prima al West Ham e poi al Porto lo hanno forgiato, il resto lo sta facendo Sarri. È stata lui la scintilla che lo ha fatto esplodere. Le parole al miele ripetute come un mantra in questo avvio di stagione hanno esaltato Anderson. Per lui il ritorno alla Lazio rappresentava un'occasione unica. Per coglierla il brasiliano si è ridotto l'ingaggio perché convinto che questa sarebbe potuta essere la vera svolta. La conferma l'ha data il campo perché nonostante gli alti e i bassi della squadra, Felipe è stato l'unico ad avere un rendimento costante. Guai però a specchiarsi perché il derby deve essere solo il primo tassello verso la tanto agognata qualificazione in Champions. Lo stesso Sarri si aspetta ancora di più da Anderson: «La prestazione al derby deve essere la normalità. Ha un'eleganza nella corsa mai vista, una grande tecnica e sa compiere grandi scelte nell'ultimo passaggio. È talmente umile che non si rende conto della sue forza». Il brasiliano, in queste ore travolto dall'affetto dei tifosi biancocelesti, si gode il momento («È stato un derby speciale per me») ma vuole ripagare Sarri: «Sentire questa stima e fiducia - spiega - mi rende felice ma la voglio ripagare sul campo». Oggi a Formello la ripresa in vista della gara di giovedì contro la Lokomotiv Mosca di Europa League. Curiosità: secondo il Cies (Osservatorio del calcio) la Lazio è la squadra più vecchia dei 5 maggiori campionati europei con 30,3 di età media nelle gare disputate fin qui. Leggo\Enrico Sarzanini

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
Il Tempo | Lazio, Sarri si gode il tridente