Sosta per le Nazionali archiviata. Ora riparte il campionato e, in uno dei tre anticipi del sabato che apre l’ottava giornata di Serie A, c’è un big match dalle grandi emozioni. Alle ore 18:00, allo Stadio Olimpico di Roma, andrà in scena Lazio-Inter, una partita diventata speciale soprattutto per una persona: Simone Inzaghi. L’allenatore dei nerazzurri tornerà a Roma, per la prima volta, da avversario dei biancocelesti, dopo 22 anni trascorsi sia da calciatore che allenatore della Lazio. L’Inter arriva con sei punti in più in classifica rispetto alla squadra di Sarri, che continua a lavorare per apprendere il più velocemente possibile la filosofia di gioco del nuovo allenatore. In vista del match di domani pomeriggio, la redazione di LazioPress.it ha intervista, in esclusiva, il noto conduttore radiofonico e telecronista sportivo Giacomo “Ciccio” Valenti tifoso nerazzurro. Tanti i temi trattati: dalla sfida tra Lazio ed Inter, ai paragoni con il Wrestling, passando per Inzaghi e Sarri, e non solo.

Dopo due anni di Antonio Conte, sulla panchina dell'Inter è arrivato Simone Inzaghi: pensi sia stata la scelta migliore, visto anche il modo di giocare dei due allenatori? Come valuti questo inizio di stagione?

"Indubbiamente, anche perché Conte, per quanto bravissimo, creava sempre una situazione estrema di concentrazione che a volte sforava anche in tensione. Inzaghi mi sembra uno che da questo punto di vista è capace a leggere le partite, soprattutto nei cambi, e di non essere statico di fronte ad uno schema che si ripeteva sempre. Simone è una splendida persona, credo sia la scelta migliore. L’inizio dell’Inter? Per soluzioni in attacco bene, ci sono due tasselli che ancora devono essere messi a posto: uno è Calhanoglu, partito molto bene e successivamente calato, vagando per il campo senza una meta, e l’altro è Correa che deve essere più incisivo. Lo è stato nella trasferta di Verona, mi piacerebbe lo fosse sempre di più".

Nelle ultime tre partite di Serie A, da una situazione di svantaggio, i nerazzurri hanno sempre rimontato portando a casa punti. Questo aspetto ti soddisfa o ti preoccupa per il futuro del campionato?

"Eviterei di farlo anche con la Lazio. Io ho molta stima dei biancocelesti, superare e recuperare loro sarebbe molto più faticoso. L’unica cosa che mi piacerebbe ci fosse con maggiore impatto è l’inizio della partita. Per quanto puoi essere bravo a leggere il corso della partita, è necessario affrontare l’avversario subito con la giusta determinazione. La rimonta mi soddisfa, anche se per quanto può essere esaltante alla fine ti sfianca. L’Inter è una squadra che, per storia, è destinata a dover aggredire, se invece subisce, con un centrocampo come quello della Lazio, non te lo puoi permettere. A me piace molto Sarri, molti giocatori della Lazio li vorrei portare all’Inter (ride, ndr.)".

Dal mercato estivo è arrivata la cessione di Lukaku, ma l'Inter si è mossa prontamente per sostituirlo con Dzeko e Correa. Con questa operazione i nerazzurri si sono rinforzati oppure con Lukaku si è perso comunque qualcosa?

"Lukaku era devastante ma doveva giocare l’80% dei palloni, Dzeko è capace a creare gioco anche con pochi palloni a disposizione. È chiaro che se fosse rimasto Lukaku sarei stato estremamente contento, ma vedere l’Inter che attacca con Dzeko mi piace molto. Sono soddisfatto. Io personalmente miro a intrattenere rapporti con persone di cui non ero così coinvolto, non con chi ho amato prima. L’interista ha amato Lukaku.

La mancata continuità di Correa? Quando un giocatore sudamericano, ogni tanto, manca di grinta, lì diventa difficile inserirlo negli schemi. Mi piacerebbe che avesse gli occhi e la voglia di Lautaro Martinez. Ogni giocatore ha le sue caratteristiche, ciò non toglie che quando giocano Dzeko-Lautaro io sono molto più tranquillo".

Fronte Lazio invece continua il lavoro del nuovo allenatore per apportare la sua filosofia di gioco: Sarri è stata la scelta giusta per il post Inzaghi? Secondo te a che punto sono i biancocelesti?

"Mi sarebbe piaciuto tanto 2/3 anni fa che Sarri venisse all’Inter. Le sue squadre mi hanno sempre divertito, però è un allenatore che deve avere del tempo per poter impostare il proprio gioco. Deve essere protetto dalla società, cosa che nell’esperienza alla Juventus probabilmente non è successo. Il Napoli di Sarri era estremamente divertente".

Per la Lazio sarà il terzo big match dopo Milan e Roma, per l'Inter il secondo dopo l'Atalanta: che partita ci dobbiamo aspettare domani tra biancocelesti e nerazzurri?

"Giochiamocela nel massimo rispetto e che vinca il migliore. A me piace la Lazio, ad occhi chiusi pescherei dal centrocampo biancoceleste, porterei a casa qualche ottimo giocatore come Milinkovic, Leiva, Luis Alberto. Ma datecene uno, vi diamo Calhanoglu più qualche parente (ride, nedr.)! Il centrocampo dell’Inter? Io penso che una squadra si faccia con Barella, Skriniar e altri nove giocatori".

Una volta acquisito a pieno il gioco di Sarri, dove può arrivare questa squadra tra campionato ed Europa League, competizioni che l'allenatore sa come portare a casa?

"Se Sarri sa impostare bene il suo gioco e probabilmente, questi quindici giorni di sosta gli hanno permesso di chiarirsi le idee e di poter allenarsi con i giocatori che erano presenti, è un’ottima cosa. Lui ha bisogno di tempo per impostare. Poi se uno vuole dire che il Napoli di Sarri giocava male, allora quello è un problema suo. Io me lo auguro per gli amici della Lazio, magari non da questa settimana, diciamo dall’altra, con ancora sette giorni di collaudo (ride, ndr.)".

L'accoglienza per il ritorno di Inzaghi da ex divide i pensieri dei tifosi biancocelesti, tra applausi, fischi ed indifferenza. Da tifoso, se fossi sugli spalti, come ti comporteresti?

"Io lo accoglierei come un allenatore che ha fatto molto bene però, per la dinamica con cui è andato via, faccio fatica, non essendo laziale, a capirlo. Secondo me dei sani fischi, se qualcuno vuole esprimerli, lo può fare tranquillamente. Inzaghi sa che possono essere fischi d’amore per quello che è stato. Sono curioso di vedere come il tifoso laziale possa accogliere Simone. Quando era sulla panchina della Lazio io lo apprezzavo molto per come faceva giocare la squadra".

Immobile viaggia spedito verso il recupero dall'infortunio e sfiderà Dzeko, duello visto fino alla scorsa stagione nel derby. Entrambi in testa alla classifica marcatori, dal punto di vista del Wrestling, che paragone faresti tra questi due attaccanti?

"Bella domanda: per me Immobile è un classico Rey Mysterio, capace di poter trovare la porta in qualsiasi momento grazie alla sua agilità, velocità e furbizia. Potrei dirti Big Show per quanto riguarda Dzeko, ma mancherebbero centimetri e chili. Se domani mattina tornasse sulla terra un Eddie Guerrero lo metterei nel centrocampo dell’Inter tutta la vita, per la grinta, la capacità istrionica che aveva. Diciamo che la "Raza" è stato il mio unico amore e, dopo di lui, ho guardato tutto in maniera differente".

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