Dopo 5 mesi dalla firma sul biennale da 3 milioni l’anno, il presidente Lotito una settimana fa ha offerto il rinnovo a mister Sarri per altri due anni (2025), come a voler spiegare alla squadra che “questo allenatore non è di passaggio”. Il messaggio è stato recepito a vedere le prestazioni contro la Fiorentina e contro l’Atalanta. Per l’eventuale firma si sono dati appuntamento fra qualche giorno, durante la sosta, perché Sarri vuole capire quanto può essere ambizioso il progetto anche sul mercato. In ritiro Sarri ha cambiato modus operandi, ha capito che i colloqui individuali non davano i frutti sperati, così stavolta ha parlato a tutto il gruppo: “veniamoci incontro”. Tradotto significa: va bene il contropiede e il lancio lungo se sono utili a fare risultato in attesa di riuscire a palleggiare meglio e correre meno a vuoto. Ora il mister applaude la determinazione, non rimprovera più nessuno in pubblico, anzi, dispensa complimenti per un Luis Alberto che appare più devoto e meno mago. È stato riabilitato per l’atteggiamento, ma anche a livello tattico insieme a Milinkovic grazie alla riscoperta di Cataldi. Inzaghi non lo aveva mai considerato troppo, con il cambio in panchina il centrocampista ha rinunciato anche alle vacanze pur di convincere il nuovo tecnico. “Danilo è forte, lo volevo già ai tempi dell’Empoli”, ha confessato Sarri. Prima o poi potrebbe finire in azzurro, Mancini lo guarda, Verratti è out con la Svizzera. Lo riporta Il Messaggero.

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La Repubblica | I segreti di Ciro macchina da gol: "con Sarri al top"