Dazn cambia strategia. O meglio, non cambia. Quanto gli abbonati hanno sottoscritto e acquistato per la stagione in corso resterà invariato. Le modifiche all’utilizzo della doppia utenza sono rinviate alla prossima. "Nel rispetto di coloro che usano in modo corretto la condivisione e con l’obiettivo di tutelare l’interesse dei nostri abbonati, nessun cambio verrà introdotto nella stagione in corso". Dazn è proprietaria dei diritti televisivi della Serie A fino all’estate del 2024: correggerà le formule dei propri pacchetti (potrà anche introdurne di nuovi) solo a partire dal prossimo campionato. Modifiche che saranno rese note a breve e che risponderanno alle esigenze della tv in streaming: sì all’utilizzo familiare dell’utenza, no ad altre formule di condivisione. L’obiettivo resta infatti quello del contrasto alla pirateria: nei giorni scorsi, quando era uscita l’indiscrezione  aveva sollevato la reazione di tifosi, associazioni di categoria a tutela dei consumatori e politica, Dazn aveva fatto filtrare la propria linea. Il cambiamento (rimandato) sarebbe nato dalla volontà di combattere le connessioni fraudolente, dopo che nei primi mesi di trasmissioni era stato notato un incremento del 20% di condivisioni non adeguate. A marzo aveva investito 840 milioni a stagione per aggiudicarsi i diritti triennali del campionato . Due giorni fa era stato il ministro allo Sviluppo economico Giorgetti a convocare i rappresentanti dell’Ott in un vertice in cui l’obiettivo era fare chiarezza: "Siamo pronti a lavorare insieme a istituzioni, autorità e con tutte le parti coinvolte e interessate. Approfondiremo questo discorso nell’incontro di martedì 16 con il ministro Giorgetti durante il quale illustreremo anche le proposte di rimodulazione e ampliamento delle nostre offerte con l’obiettivo dimettere al centro i consumatori". Lo stesso ministro ha subito espresso "viva soddisfazione" per le decisioni dei vertici Dazn: "La moral suasion ha portato i suoi frutti" ha aggiunto, confermando comunque la convocazione al Mise della prossima settimana. Vertice a cui ha chiesto di partecipare anche il Codacons: "Nessun confronto senza la partecipazione degli utenti. L’associazione rappresenta gli abbonati". Avrebbe anche avviato una "campagna nazionale di disdette degli abbonamenti" in caso di modifica unilaterale dei contratti. Non ci sarà più bisogno di farlo. Gazzetta dello Sport.

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