Ci sono almeno due buone ragioni per ritenere la partita del 9 dicembre all'Olimpico con il Galatasaray tra le più importanti della stagione: vale 3 milioni in più da aggiungere ai 9 già messi al sicuro con il girone di Europa League e un mese supplementare di stacco per pensare soltanto al campionato. Per Sarri, ossessionato dai calendari e dalla corta distanza tra il giovedì e la domenica, sarebbe una festa. Se batte i turchi, chiude al primo posto, entra direttamente agli ottavi e torna in campo il 10 e il 17 marzo per giocarsi l'accesso ai quarti da testa di serie (sorteggio 25 febbraio). Qualora pareggiasse o perdesse, chiudendo il girone al secondo posto, perderebbe un paio di milioni secchi, letali per il mercato di Lotito a gennaio, e tornerebbe in campo per gli spareggi il 17 e il 24 febbraio con una squadra "retrocessa" dalla Champions. Non esattamente la stessa cosa. Sarri chiede due rinforzi in corsa: un terzino di piede sinistro da alternare a Marusic, e un attaccante duttile per creare alternative a Immobile, Felipe, Pedro e Zaccagni. L'Europa League l'ha già vinta con il Chelsea e ha chiarito di voler arrivare in fondo anche con la LazioCorriere dello Sport.

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