Zaccagni e Luis Alberto sì, Pedro in forse. A due giorni da Lazio-Genoa, in programma venerdì alle 18.30 all’Olimpico, Maurizio Sarri si affaccia in infermeria e osserva le condizioni dei giocatori biancocelesti. Tre titolari che servono come l’aria per una Lazio in apnea, in difficoltà di gioco, di risultati, di classifica e anche di fiducia.

Il primo, Zaccagni, domenica contro il Sassuolo si è sbloccato con la Lazio, dopo essere stato il migliore in campo contro Sampdoria e Galatasaray. Dopo i due infortuni di inizio anno ha trovato continuità ed è in forma smagliante. A Reggio Emilia è uscito al 65’ per un fastidio al polpaccio destro, accusato in seguito a un contrasto con Chiriches pochi minuti prima. Non un problema serio, ha già recuperato tanto da lavorare, ieri, in gruppo con la squadra. Lo stesso ha fatto Luis Alberto, non convocato per un edema al flessore della coscia destra. Su di lui, a inizio settimana, c’era un grande punto interrogativo, diventato esclamativo ieri pomeriggio, quando è sceso in campo con i compagni.

Diverso invece il discorso per Pedro, che ha chiesto il cambio a fine primo tempo “perché ha sentito indurirsi il polpaccio”, stando alla spiegazione di Sarri, fiducioso che lo spagnolo si sia fermato in tempo senza gravare troppo sul fastidio. Verrà comunque tenuto sotto osservazione, ma le sensazioni sono positive: una decisione verrà presa soltanto a ridosso del match. L’altra bella notizia è il ritorno di Milinkovic, squalificato domenica a Reggio Emilia. Non è una novità, si sapeva, ma è comunque da sottolineare perché il Sergente, insieme a Immobile, è il giocatore più importante della Lazio. TuttoMercatoWeb/Riccardo Caponetti

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