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Sarri e le gerarchie: com’è cambiata la Lazio nel girone d’andata – FOTO
C’è chi le formazioni non le cambia neanche con i titolari acciaccati e chi invece prova ogni volta la soluzione migliore possibile. Mister Sarri sta cercando la sua Lazio, i suoi 11, coloro che danno maggiori garanzie al fine di ottenere ottimi risultati, senza però trascurare il bel gioco perchè da sempre per il tecnico toscano la qualità è un obiettivo da raggiungere in campo.
Dalla prima gara della stagione in casa dell’Empoli fino all’ultima sfida del girone d’andata in trasferta a Venezia, i cambi sono stati tanti: sono mutati interpreti ma anche gerarchie. Tanti i bocciati, altrettanti i promossi. Nel primo impegno stagionale tra i pali c’era Reina, Lazzari era il terzino destro con Hysaj adattato a sinistra, al centro del campo c’era Leiva e Anderson era nel tridente titolare. Contro i veneziani, nella 19esima giornata di Serie A, spazio a Strakosha, Marusic, Cataldi e Zaccagni. Felipe è tornato vista l’assenza di Immobile e lo schieramento del tridente “leggero”. Nel corso delle partite si è verificata anche l’alternanza tra Luis Alberto e Basic: lo spagnolo negli ultimi 5 match, compreso quello di Europa League, è sempre subentrato.
Ad ogni modo i cambiamenti sono solo all’inizio: il tecnico propone un nuovo gioco e la squadra, al momento, fa fatica a cogliere la filosofia Sarriana. A questi mutamenti faranno seguito quelli dati dai rinforzi che arriveranno: il tecnico è stato chiaro in più occasioni, ha bisogno di interpreti in grado di assimilare nell’immediato le sue idee. E se il mercato di gennaio regala a fatica gioie, a giugno la rivoluzione è assicurata. D’altronde Lotito è stato diretto e deciso: Sarri gode della piena fiducia del presidente, che si è affidato a lui per un progetto a lungo termine, pertanto l’obiettivo non è tanto raccogliere soddisfazioni nell’immediato, quanto confermarsi a lungo tra i grandi.
Il cambio del modulo non è mai stato messo in preventivo: il tecnico procede per la sua strada, imponendo la sua visione di gioco e con la speranza che alcuni automatismi non tardino ulteriormente ad arrivare. Nessun big è intoccabile: la bravura va dimostrata sul terreno di gioco, perchè è lì che l’allenatore aspetta le reazioni, senza dare credito ad eventuali lamentele di spogliatoio. I malumori, ammesso che ci siano, non riguardano il calcio: lo scopo comune è quello di fare bene, mostrando un bel gioco.
Gli unici punti fermi al momento sono Hysaj e Pedro, non a caso i giocatori che già lo conoscevano: lo spagnolo inoltre è il calciatore più presente in questa prima parte di stagione.
In vista della ripresa del campionato è difficile pensare ad una probabile formazione per vedere se ci saranno ulteriori cambi: la squadra è tornata ad allenarsi giovedì e tra gli assenti risultano Zaccagni e Luis Alberto. Da valutare quindi le loro condizioni e quelle di Hysaj e Acerbi, infortunati nelle ultime uscite. La nota positiva è il recupero di Immobile che dopo la positività al Covid è tornato regolarmente in campo, pronto a riprendersi il suo posto.
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Lazio-Monza, Immobile presenta la gara: “Per noi è una finale, dobbiamo cominciare a recuperare i punti persi. Su di me ho sentito troppe cose che non sono vere…”
Domani alle 20.45 la Lazio torna in campo all’Olimpico ospitando il Monza. Il Capitano Ciro Immobile ha presentato la gara, ponendo l’attenzione anche sulla partita contro l’Atletico, ai microfoni di Lazio Style Channel:
“Quello di martedì è stato un finale pazzesco da film, ho detto a Provedel alla fine della gara di non andare a dormire perché queste cose non succedono spesso, gli ho detto di godersela. Con il suo gol ci ha regalato un risultato importantissimo, speriamo sia solo l’inizio della nostra stagione, ora dobbiamo aggiustare anche il campionato. Sono felicissimo perché Ivan è un ragazzo per bene, lavora sodo, è sempre in silenzio e gli va sempre bene tutto. Quelli come lui sono ragazzi che dentro lo spogliatoio hanno un peso specifico importante di carattere e professionalità. Questo è stato un premio per la squadra per la gara che avevamo fatto. Quella con il Monza per noi è una finale, non c’è un’altra parola. In questo inizio di campionato i risultati non ci stanno accompagnando, qualche sprazzo di bel gioco lo abbiamo fatto vedere anche con la Juve ma poi non siamo riusciti a portare a casa quano sperato. L’unica partita che abbiamo sbagliato completamente è quella di Lecce, da domani bisogna iniziare a recuperare i punti persi. La squadra deve capire che al di là dei punti persi bisogna ritrovare lo spirito che si è visto con l’Atletico, bisogna tornare a essere quelli dello scorso anno, tornando a essere quelli arriveranno anche i risultati, iniziando da domani. Ora affrontiamo un periodo con molte partite e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutta la squadra. Sono sicuro che se avessimo perso la gara con l’Atletico il pubblico ci avrebbe applaudito comunque per quanto fatto.”
Poi qualche parola sul momento senza gol che sta vivendo:
“Io resto sereno perché ascolto quello che mi dice il mister, abbiamo una rapporto in cui ci diciamo tutto. Lui si fida molto di quello che posso dare alla squadra, per quello a me pesa ancor di più la mancanza del gol. Devo stare tranquillo perché la squadra ha bisogno di un Ciro che torni a essere quello che è sempre stato. Importante che arrivi un aiuto, qualsiasi esso sia, è fondamentale che io faccia sentire la mia presenza in campo. Sono almeno soddisfatto di questo, un po’ meno per i numeri ma quelli sono convinto che quando torneremo a essere quelli che siamo sempre stati arriveranno anche per me. A tre gol dai 200 con la Lazio? Non è male ma voglio continuare, ho sentito troppe cose che secondo me non sono vere del fatto che non è possibile che io faccia ancora certi numeri. Ci sono dei momenti nella vita di un calciatore che vanno affrontati, questo è un momento in cui per far entrare la palla ci vorrà un po’ di più.”
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