Per Lei Combattiamo
PAGELLE – Milinkovic illumina e Immobile si prende la scena. Luis Alberto ci prova in tutti i modi
Strakosha 6 – Serata da spettatore non pagante in uno stadio che conosce bene avendoci giocato per una stagione. Unica parata su una conclusione centrale dai venti metri.
Hysaj 6 – Parte a destra e finisce a sinistra dove ha maggiore intraprendenza in fase di spinta. Non ha problemi a gestire quelle rare azioni della Salernitana.
Luiz Felipe 5,5 – In una serata tranquilla riesce a complicarsi la vita alla sua solita ingenua maniera prendendo un cartellino giallo inutile. Gondo lo fa faticare questa sera, la punta granata gli prende spesso le misure anche se non nasce mai un pericolo.
Dall’83’ Vavro SV
Patric 6 – Fare le cose in modo semplice e pulito spesso diventa la soluzione migliore a tutti i problemi. Lo spagnolo lo fa tranne un tacco ad inizio partita che ha fanno venire i brividi lungo la schiena a tutti.
Marusic 6 – Partita ordinata senza mai soffrire le rare avanzate granata e con qualche sovrapposizione su Zaccagni. Avverte un fastidio alla caviglia e chiede il cambio per evitare danni.
Dal 58′ Lazzari 7 – Con la prima accelerazione obbliga al giallo Ranieri e con la seconda vola verso la porta per trovare la rete che chiude definitivamente la partita.
Milinkovic 8 – Il tacco volante stile capoeira vale già da solo il prezzo del biglietto, ci unisce il filtrante con cui avvia l’azione del raddoppio. Si mette al totale servizio dei compagni con la sua solita classe, peccato che non sempre viene seguito.
Cataldi 6,5 – Ritmi bassi che aumenta a suo piacimento, peccato quel cartellino giallo generoso che fa scattare la squalifica contro l’Atalanta nel turno prossimo. Potrà ricaricare le batterie per altri impegni.
Dal 58′ Lucas Leiva 6 – Mezz’ora per prepararsi a giocare dal primo minuto domenica prossima. Accompagna l’azione senza doversi mai preoccupare di schermare la difesa visto che la partita non la richiedeva.
Luis Alberto 6,5 – Perfetto il lancio con cui avvia l’azione dello 0-1, vuole la rete ma non riesce a trovarla sparando sistematicamente al lato di Belec.
Pedro 6,5 – Appena sente un fastidio al polpaccio si ferma e chiede il cambio. Perfetto il movimento alle spalle del terzino granata per poi servire ad Immobile il più facile dello 0-2.
Dal 40′ Felipe Anderson 6,5 – Prende il posto in campo dello spagnolo ma con lo stesso identico rendimento, assist al bacio per Lazzari per lo 0-3.
Immobile 8 – Primo tempo indemoniato dove segna due reti da rapace d’area e colpisce una traversa interna con un tentativo di testa. Nella ripresa va alla ricerca della tripletta ma trova un Belec reattivo a respingere.
Zaccagni 6,5 – Meno frizzante di altre apparizioni ma ugualmente utile alla manovra offensiva. Con il risultato in cassaforte, ha gestito le energie in vista dei prossimi impegni.
Dall’83’ Luka Romero 6 – Che bello rivederlo in campo! Testa alta e tiro in porta appena vede la porta.
All. Sarri 6,5 – Massimo risultato col minimo sforzo, modo migliore per approcciare a queste tre gare in una settimana non ci stava. La squadra ci mette impegno ma non riesce ancora a divertirsi al meglio, qualche automatismo cercato ma non riuscito da affinare.
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Champions League
Provedel eroe laziale, il fratello Pierpaolo commosso: “E’ tutto frutto del suo lavoro e degli insegnamenti di nostro padre”
Il gol di Provedel all’Atletico Madrid in Champions League ha fatto il giro del mondo. Non tanto per la rete in sé, importante perché si tratta di una manifestazione seguitissima, ma perché naturalmente non è stato un attaccante o un centrocampista, bensì un portiere a segnare la rete decisiva e questo ha spiazzato tutti, non solo i difensori e il portiere della squadra di Diego Simeone.
Un gol che è entrato nella storia perché nessun italiano aveva mai segnato in Champions League, tanto che il nome di Provedel è stato uno dei più gettonati e ricercati sul web per tutto il giorno, senza contare poi la storia di questo ragazzo, umile, serio e buono. E tutto questo non ha fatto altro che arricchire e rendere ancora più bello il gesto tecnico di questo giocatore. Un vanto per l’Italia, ma soprattutto per la Lazio e anche, e a maggior ragione, per la sua famiglia.
I Provedel sono una famiglia normale, semplice e unita, basta vedere Ivan e si capisce tutto: ragazzo per bene, educato, lavoratore serio e ligio. Quello che ha fatto il biancoceleste ha fatto impazzire il web e chi è appassionato di sport, ma anche chi vuole bene ed è legato a Ivan, come la sua famiglia che, naturalmente, non è che ami molto i riflettori.
Non ci è abituata, almeno come il fratello Ivan che di professione fa il calciatore, ma Tag24 ha intercettato il fratello Pierpaolo, responsabile acquisti della Novalinea Arredo, un negozio che fa scale per interno e pavimenti a legno in provincia di Treviso, appena sente che dall’altra parte c’è un giornalista, con educazione ci risponde che sta lavorando, ma capisce che la situazione è particolare e ci confessa di essere “ancora molto emozionato per quello che è successo” la sera prima. E si sente dalla voce: “Cosa ho provato? Secondo lei il proprio fratello che gioca a pallone ed è un portiere, segna in una gara importante di Champions League, come si può sentire? Felice, commosso, ancora tanto, si sente dalla voce no? E’ stato bellissimo, tutti l’abbiamo visto, lo vediamo sempre, è il nostro fratellino“.
Ivan è l’ultimo di sei fratelli Paola, Piera, Pierangela, Patrizia e appunto Pierpaolo, gentile e, seppur per poco, disponibile e contento di parlare del fratello e orgoglioso per quello che è riuscito a fare: “Siamo contenti per lui, se lo merita. Cosa è successo quando ha segnato? Esattamente quello che ha detto Ivan, è stato un casino, un bellissimo casino. Le dico una cosa, tutto quello che è successo ieri è solo tutto frutto del lavoro di Ivan e degli insegnamenti di nostro padre“.
E qui l‘emozione ha preso il sopravvento con soprattutto la conferma di avere davanti una persona che fa parte di una famiglia molto unita e per bene. Il papà si chiamava Venanzio Provedel, è scomparso nel 2016 a 82 anni ed era un imprenditore molto conosciuto del settore. Sua madre Elena Kalinina è originaria di Mosca, dove insegnava inglese all’Università. Una famiglia semplice e normale che dal gol di Ivan Provedel in Champions League è un po’ al centro della situazione perché fa parte della storia di un ragazzo che, con un gesto tecnico incredibile e con il suo modo di esultare, ha conquistato il cuore di tutti.

fraioli proietto
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