Per Lei Combattiamo
Salernitana-Lazio, Siviglia: “La parola chiave è la continuità. La saggezza di Radu può servire”
L’ex difensore della Lazio, Sebastiano Siviglia, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio commentando l’attuale situazione della squadra biancoceleste, che oggi affronterà la Salernitana. Queste le sue dichiarazioni:
“Mi aspetto che la Lazio sia convincente ed aggressiva. Voglio vedere una Lazio che aggredisce il risultato e l’avversario. Sono convinto che le qualità ci sono tutte, serve solo maggior convinzione e coesione per raggiungere l’obiettivo. La parola chiave è la continuità. La squadra ha Milano ha fatto una buona gara, ma ho la sensazione che c’è bisogno di coprire meglio il campo. Serve più intensità e più corsa. I tanti gol sono arrivati perché forse c‘è poca attenzione, essere un metro avanti o indietro cambia tantissimo. Oggi potrebbero esserci delle risposte interessanti. Se andiamo a vedere le vittorie della Lazio c’era un’occupazione del campo impressionante.
Con l’arrivo di Sarri ci sono stati tanti cambiamenti, dal modulo ai principi di gioco, forse anche qualche equilibrio è cambiato. Non dobbiamo guardare solo al fatto che è cambiato il modo di scendere in campo della difesa, dobbiamo allargare la lente e dare uno sguardo a tutto il resto. Si cerca il possesso del pallone, non si gioca più in verticale e in ripartenza. È un atteggiamento diverso, e la squadra deve recepire questo cambiamento con un pizzico di entusiasmo in più, è quello che sta mancando. Adesso si guarda molto di più alla palla che all’uomo. Con Radu c’è sempre un rapporto cordiale, lui sta andando avanti con l’età ed è normale che spesso in zone di campo diverse dà risultati diversi. La saggezza che ha acquisito in questi anni può essere sfruttata meglio da difensore centrale. È un uomo che è entrato nella storia della Lazio, da difensore centrale può fare bene e potrà sfruttare la sua saggezza”.
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Champions League
Provedel eroe laziale, il fratello Pierpaolo commosso: “E’ tutto frutto del suo lavoro e degli insegnamenti di nostro padre”
Il gol di Provedel all’Atletico Madrid in Champions League ha fatto il giro del mondo. Non tanto per la rete in sé, importante perché si tratta di una manifestazione seguitissima, ma perché naturalmente non è stato un attaccante o un centrocampista, bensì un portiere a segnare la rete decisiva e questo ha spiazzato tutti, non solo i difensori e il portiere della squadra di Diego Simeone.
Un gol che è entrato nella storia perché nessun italiano aveva mai segnato in Champions League, tanto che il nome di Provedel è stato uno dei più gettonati e ricercati sul web per tutto il giorno, senza contare poi la storia di questo ragazzo, umile, serio e buono. E tutto questo non ha fatto altro che arricchire e rendere ancora più bello il gesto tecnico di questo giocatore. Un vanto per l’Italia, ma soprattutto per la Lazio e anche, e a maggior ragione, per la sua famiglia.
I Provedel sono una famiglia normale, semplice e unita, basta vedere Ivan e si capisce tutto: ragazzo per bene, educato, lavoratore serio e ligio. Quello che ha fatto il biancoceleste ha fatto impazzire il web e chi è appassionato di sport, ma anche chi vuole bene ed è legato a Ivan, come la sua famiglia che, naturalmente, non è che ami molto i riflettori.
Non ci è abituata, almeno come il fratello Ivan che di professione fa il calciatore, ma Tag24 ha intercettato il fratello Pierpaolo, responsabile acquisti della Novalinea Arredo, un negozio che fa scale per interno e pavimenti a legno in provincia di Treviso, appena sente che dall’altra parte c’è un giornalista, con educazione ci risponde che sta lavorando, ma capisce che la situazione è particolare e ci confessa di essere “ancora molto emozionato per quello che è successo” la sera prima. E si sente dalla voce: “Cosa ho provato? Secondo lei il proprio fratello che gioca a pallone ed è un portiere, segna in una gara importante di Champions League, come si può sentire? Felice, commosso, ancora tanto, si sente dalla voce no? E’ stato bellissimo, tutti l’abbiamo visto, lo vediamo sempre, è il nostro fratellino“.
Ivan è l’ultimo di sei fratelli Paola, Piera, Pierangela, Patrizia e appunto Pierpaolo, gentile e, seppur per poco, disponibile e contento di parlare del fratello e orgoglioso per quello che è riuscito a fare: “Siamo contenti per lui, se lo merita. Cosa è successo quando ha segnato? Esattamente quello che ha detto Ivan, è stato un casino, un bellissimo casino. Le dico una cosa, tutto quello che è successo ieri è solo tutto frutto del lavoro di Ivan e degli insegnamenti di nostro padre“.
E qui l‘emozione ha preso il sopravvento con soprattutto la conferma di avere davanti una persona che fa parte di una famiglia molto unita e per bene. Il papà si chiamava Venanzio Provedel, è scomparso nel 2016 a 82 anni ed era un imprenditore molto conosciuto del settore. Sua madre Elena Kalinina è originaria di Mosca, dove insegnava inglese all’Università. Una famiglia semplice e normale che dal gol di Ivan Provedel in Champions League è un po’ al centro della situazione perché fa parte della storia di un ragazzo che, con un gesto tecnico incredibile e con il suo modo di esultare, ha conquistato il cuore di tutti.

fraioli proietto
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