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Il Tempo | Lazio, ora tocca a Muriqi. Tutto su Casale
Vavro al Copenaghen, ora si spera di piazzare Muriqi per provare a dare un paio di rinforzi a Sarri entro lunedì. Tutta colpa dell’indice di liquidità che sta rallentando le operazioni biancocelesti. Il centravanti kosovaro della Lazio ha rifiutato ieri il Saint Etienne che aveva proposto 8-9 milioni tra prestito e riscatto ma un ingaggio dimezzato all’attaccante, ora di 2.2 milioni a stagione. Tutto saltato, dopo le sirene inglesi, ma in Championship, e il Cska di Mosca anche i francesi si sono ritirati e ora rimane solo l’ipotesi turca. Muriqi sogna un ritorno a Istanbul nel Fenerbahce, squadra da dove era arrivato un anno e mezzo fa per quasi 20 milioni. Un paio di gol tra campionato e coppe e un inserimento mai avvenuto, tanto che il ds Tare sta cercando di rientrare almeno in parte dei soldi spesi. Lapadula o Kalinic, le soluzioni più facili, ma in caso il Fenerbahce riuscisse a trovare i soldi per garantire il riscatto obbligatorio, la Lazio potrebbe andare su Orsolini o Pinamonti (tutte piste italiane visto le richieste di Sarri). A proposito l’incontro per certificare il rinnovo di contratto del tecnico toscano fino al 2025 è imminente, forse già in settimana, anche se in questo momento Lotito è impegnato a chiudere bene l’ultima settimana di mercato. Restano da piazzare Durmisi, Adekanye, Lombardi e Jony.
La cessione di Vavro è diventata ufficiale: il centrale slovacco è tornato al Copenaghen, club da dove era stato acquistato per 10.5 milioni. La Lazio lo ha ceduto in prestito gratuito fino a giugno con un diritto di riscatto di 6.5 milioni che sarebbero sufficienti per evitare una minusvalenza in bilancio. Dopo l’interesse dalla Spagna, la società danese ha chiuso in poche ore liberando una casella nello scacchiere di Sarri. L’obiettivo principale è ora il veronese Casale, il presidente Lotito si è mosso in prima persona col suo omologo Setti per trovare la formula migliore per entrambi i club anche considerando i problemi col noioso indice di liquidità. Casale, 23 anni, ha già detto sì, ci sono buone possibilità che l’affare vada in porto. Sul fronte esterni difensivi, aspettando il tesseramento di Kamenovic (aumentano i dubbi), piace molto Parisi dell’Empoli. Da valutare ancora la posizione di Patric che ha l’accordo col Valencia ma, per ora, Sarri non lo vuole liberare e nemmeno Tare visto che gli spagnoli non offrono un indennizzo per gli ultimi sei mesi di contratto con la Lazio.
Intanto Fortuna Wallace lascerà il Malatyaspor, squadra turca, e andrà in Cina: giocherà nel Wuhan, la città dove è nata la pandemia. La notizia interessa al club biancoceleste perché aveva il 50% sulla futura rivendita che però sarà solo 125mila euro. Infine dalla Francia voci sull’interesse per Ryan Bakayoko, attaccante, classe 2002 del Montpellier che a giugno va a scadenza. Il Tempo/Luigi Salomone
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Onorato: “Prenderemo una decisione sul Flaminio. La Lazio è libera di fare lo stadio altrove”
Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Alessandro Onorato l’assessore Alessandro Onorato si è espresso in merito alla situazione Flaminio legata alla Lazio.
Queste le sue parole:
“Parlando di impianti, è inutile discutere di Flaminio se il progetto non c’è. Il Comune di Roma è pronto ad affiancare e supportare il progetto, a seguire l’iter. Ma se il progetto non c’è, non possiamo parlarne.
Ovviamente il presidente Lotito è liberissimo di prendere o non prendere in considerazione il Flaminio, ci mancherebbe. Non vogliamo darlo per forza alla Lazio. Anzi, se Lotito avesse intenzione di farlo altrove, ci dicesse dove e siamo pronti a dare la stessa attenzione che abbiamo dato alla Roma. Lazio e Roma con stadi di proprietà sono un miglioramento importante. Fare uno stadio non è una passeggiata, ecco perché è giunta l’ora di non parlare del Flaminio tanto per parlarne. Ci sono troppe cose in ballo, troppi problemi da risolvere per banalizzare. Se la Lazio non mostrerà interesse, troveremo comunque un modo per ristrutturare il Flaminio. Tanto più che lo abbiamo messo tra le opere per i prossimi. Europei di calcio. Speriamo ovviamente di andare comunque a dama e di restituire l’impianto alla città e di esserci per vederlo. In chiusura, fortunatamente al Parco Lenzini la targa è al suo posto e speriamo possa rimanere li tranquilla per sempre.”
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